Benché ferito gravemente, prima di morire, Lettieri aveva telefonato al 112 e riferito chi lo aveva aggredito.
Visionando le immagini non nitidissime ma comunque in grado di definire i ruoli dei due romeni, magistratura e carabinieri sarebbero giunti alla conclusione che Petre Lambru ha picchiato la vittima e il ragazzo l’ha accoltellata. Un’aggressione congiunta che, per le Procura di Ascoli e la Procura per i Minori di Ancona, valgono l’accusa di omicidio volontario in concorso per zio e nipote minorenne. Al vaglio degli investigatori i motivi dell’aggressione non legata apparentemente ai trascorsi giudiziari della vittima.
Domani mattina, intanto, verrà conferito l’incarico per l’autopsia sul cadavere di Lettieri. Petre Lambru, dopo la convalida dell’arresto, è rinchiuso nel carcere di Ascoli; il nipote, sottoposto a fermo giudiziario su disposizione della Procura minorile, è in custodia in una casa protetta. (ANSA).
Omicidio del pregiudicato salernitano Lettieri: accusati zio e nipote
Sarebbe stato il 17enne ad accoltellare materialmente l’ex collaboratore di giustizia Franco Lettieri in centro ad Ascoli Piceno, mentre lo zio, Petre Lambru, 57enni, picchiava la vittima con molta violenza. Questo quello che emergerebbe dalla visione delle immagini registrate da un paio di telecamere posizionate in via delle Stelle ad Ascoli Piceno dove lo scorso 15 gennaio è stato ferito a colpi di coltello il 56enne salernitano, morto poi nella vicina via dei Soderini dove si era trascinato.
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