Niente feste di Carnevale in Campania, né all’aperto né in casa. Ad imporre il divieto il governatore Vincenzo De Luca. Il presidente della Regione, con apposita ordinanza firmata ieri mattina, ha vietato qualsiasi occasione di assembramento che possa ulteriormente complicare un andamento dei contagi già preoccupante
«In un Paese nel quale i livelli di controllo sono ridotti a zero, è indispensabile che vi siano decisioni efficaci di contenimento degli assembramenti da parte del Ministero della Salute», aveva detto venerdì scorso nel consueto appuntamento video a mezzo social. Nel frattempo la curva dei contagi preoccupa.
Il bollettino di ieri dell’Unità di Crisi non è stato affatto carico di buone notizie. Anzi, i positivi del giorno sono stati 1.751 (di cui 151 casi identificati da test antigenici rapidi) di cui 1.503 asintomatici su 20.413 tamponi effettuati.
Non si capisce l’ordinanza….questo significa tenere di fatto chiuse le attività di ristorazione e bar
In casa mia faccio quello che mi pare.
Quindi non posso fare festa con zia pina e mio cugino peppino con relativi nipoti? Se ci mettiamo la mascherina, non ci tocchiamo, mangiamo con posate di plastica, balliamo divisi senza toccarci la posso fare la festa? Ma i piccoli almeno si possono vestire da pulcinella come il governatore?
O meglio…quello che dice mia moglie
Papino il grande bluff fumo con la manovella fumo la pipa fumo di tutto e di più sto fumato…io sono nu carnual tutto l’anno , figurati che me ne frega di un giorno solo…
Gli italiani sono un popolo di che ha costruito 3/4 della propria economia su turismo, gastronomia e intrattenimento e su una quantità di altre cosette non essenziali (per non dire superflue) che non si accordano per niente con epidemie, calamità, catastrofi naturali e prosperano quando la vita della comunità scorre serenamente e senza turbative. Tutto questo ci sta costando migliaia di morti all’anno e debiti su debiti che graveranno sulle future generazioni ma dirlo è tabù. Guai a dire che dovrebbero entrare nell’ordine di idee di cambiare prospettive e visione del futuro perché il mondo potrebbe non essere più lo stesso di prima. No, bisogna dire che tutto o quasi va bene e che basta osservare le regole (alle quali la maggior parte di loro sono per principio refrattari) affinché tutto scorra in una placida convivenza con il virus;chi ricorda che la situazione è diversa o è un terrorista oppure un ipocondriaco, oppure specula sul covi. Devono mettere il piatto a tavola, giustamente, perché non hanno lo stipendio garantito.