Il 28 Febbraio scadrà la legge delega per l’approvazione di una riforma dello sport e del lavoro sportivo. La crisi pandemica anche a Salerno ha generato una vera e propria emersione di una zona grigia fatta di diritti negati e di lavoratori invisibili per i quali Nidil CGIL ha rivendicato un’identità e le indennità per fronteggiare l’emergenza. Allo stato attuale però i lavoratori dello sport non hanno alcuna fonte di reddito né la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali.
Il Segretario Generale Nidil CGIL Salerno, Anna Carla Faggiano in una nota “si associa all’appello della Segreteria Nazionale affinchè non si interrompa l’iter legislativo ed auspichiamo che, presto, oltre ad un Ministero dedicato, si traguardi una riforma strutturale del settore che possa garantire a questi lavoratori un riconoscimento giuridico e professionale, diritti e tutele. Perché lo sport, per molti, è un lavoro, ed i lavoratori meritano dignità e rispetto”.
Ritengo assolutamente necessario rispondere adeguatamente alla questione soprattutto perché lo sport e l’attività fisica in generale, si innesta in un contesto di sano stile di vita che, è ben noto, ha ricadute positive sulla salute di tutti. Va necessariamente reimpostata la cosa sia dal punto di vista lavorativo che per la tutela della salute di tutti