A partire da lunedì 8 marzo 2021 l’Italia si presenterà così divisa, al netto delle mini zone rosse locali:
Zona rossa: Campania, Molise, Basilicata;
Zona arancione: Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Abruzzo, Piemonte, Emilia Romagna, Piemonte, Umbria, Toscana, province autonome di Bolzano e Trento;
Zona gialla: Lazio, Liguria, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta;
Zona bianca: Sardegna.
Le maggiori restrizioni riguardano ovviamente le zone rosse: qui chiudono bar, ristoranti e negozi, compresi i parrucchieri per effetto del nuovo Dpcm, ma restano aperti lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, negozi di abbigliamento per bambini e di giocattoli, profumerie, pompe funebri, distributori automatici; sono consentiti esclusivamente gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma); il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, sempre con autocertificazione.
Dal 24 febbraio al 27 marzo 2021, inoltre, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.
Le scuole sono chiuse. In zona arancione, invece, bar e ristoranti possono aprire solo per effettuare servizio d’asporto o consegna a domicilio, ma i negozi sono aperti. Gli spostamenti sono consentiti solo all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22
Vi consiglio di leggere l’art. 17 del nuovo DPCM: Si può fare attività sportiva individuale senza mascherina e ovunque. Quindi, potete uscire. Ovviamente i lardosi covidlovers che non riescono a farsi nemmeno una rampa di scale, rimarranno a casa a poltrire e ad aspettare l’infarto.