I contagi sono stati 862 fra gli agenti, 724 fra i detenuti e 58 fra gli operatori penitenziari. Sul fronte dei decessi: 5 tra gli agenti, 4 tra i detenuti e la morte di un medico dell’istituto di Secondigliano.
I dati sono contenuti nella relazione annuale del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Campania, realizzata in collaborazione con l’Osservatorio regionale sulla detenzione.
Numeri che – ha sottolineato il Garante, Samuele Ciambriello – ”dimostrano come in Campania nella seconda fase dell’epidemia l’indice dei contagi è cresciuto a livello esponenziale rispetto alla prima ondata e che evidenziano come il carcere è tutt’altro che immune dal virus come invece dichiarato dalla politica e da improvvidi operatori della giustizia”.
Nel corso del 2020, per fronteggiare il diffondersi dell’epidemia, è stata attivata una campagna di screening che ha visto l’effettuazione di 10769 tamponi ai detenuti e 4670 al personale penitenziario.
“Durante la pandemia la tutela del diritto alla salute della popolazione detenuta – ha aggiunto il Garante – ha richiesto uno sforzo maggiore da parte delle istituzioni sanitarie regionali e credo che anche in Campania nei prossimi giorni realisticamente partirà la campagna vaccinale in ambito penitenziario già partita in altre regioni. La particolare condizione a cui sono sottoposte le persone ristrette richiede – ha proseguito – una valutazione equa della vulnerabilità a cui sono esposte”.
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