Nella tappa di Coppa del Mondo di sciabola femminile e maschile, che ha segnato da una parte la ripresa dell’attività agonistica internazionale e dall’altra la conclusione della fase di qualificazione olimpica a Tokyo2020, la formazione italiana, guidata dal commissario tecnico Giovanni Sirovich e composta, con la salernitana Rossella Gregorio, dalla livornese Irene Vecchi, dalla foggiana Martina Criscio e dalla friulana Michela Battiston, è stata fermata solo in finale dalla stoccata decisiva del 45-44 contro la Polonia.
Il cammino del quartetto azzurro era iniziato agli ottavi di finale con la vittoria contro l’Azerbaijan con il netto punteggio di 45-26. Successivamente le quattro sciabolatrici italiane avevano affrontato e superato le padrone di casa dell’Ungheria, protagoniste assolute della gara individuale del sabato, con lo score di 45-39.
In semifinale era giunta poi la sfida contro la Francia, conclusa con il punteggio di 45-43 al termine di una lunga rimonta che aveva visto le azzurre sempre inseguire le cugine transalpine, sino all’ultima frazione con il perentorio 8-3 di Rossella Gregorio contro Sara Balzer per il definitivo 45-43.
Grazie al secondo posto ottenuto sulle pedane magiare, l’Italia conclude la fase di qualificazione da numero 2 del ranking mondiale, candidandosi così come una delle protagoniste per i Giochi della prossima estate in Giappone.
Grande soddisfazione per la Gregorio, portacolori dei Carabinieri nata sulle pedane del Club Scherma Salerno e che da qualche anno si allena a Frascati.
Nella gara a squadre di sciabola maschile, anche qui con il pass per l’Olimpiade già in tasca, l’Italia del napoletano Luca Curatoli, con il foggiano Luigi Samele, il romano Enrico Berrè e il bolognese Matteo Neri conclude al settimo posto, perché dopo il successo sull’Ucraina, al debutto, nei quarti di finale viene sconfitta 45-43 per mano della Russia, poi vincitrice della prova.
Per il partenopeo Curatoli la tappa di Budapest lascia comunque ottime indicazioni, visto il quinto posto nella prova individuale (migliore degli azzurri) anche se con il rimpianto di essere rimasto ai piedi del podio per appena due stoccate.
Commenta