”L’accordo – spiega Sparano – prevede tre modi in cui i medici di base possono aderire alla campagna vaccinale: vaccinando nei loro studi, vaccinando nei luoghi allestiti dalle Aziende e solo chi non aderisce alla somministrazione effettua la registrazione dei pazienti perché è scontato evidenziare che se il medico vaccina direttamente il paziente non c’è alcuna necessità di registrarlo su piattaforma”.
Dalla Fimmg si sottolinea che ”il problema vero è la mancanza di vaccini perché se i medici avessero la disponibilità del vaccino, in particolare del vaccino Moderna, che può essere gestito anche dalla medicina generale a differenza di Pfizer, potrebbero somministrarlo direttamente”.
Sparano sottolinea che ”per tutti i medici la priorità è raggiungere la salvaguardia del paziente soprattutto dei fragili e che sia data loro la possibilità di essere vaccinati negli studi o a domicilio da quel medico che li conosce, che li controlla da anni, con cui hanno un rapporto confidenziale e di fiducia e che conosce anche le terapie che seguono”.
E rispetto alla disomogeneità di comportamento tra medici che stanno effettuando la registrazione e medici che non stanno procedendo, Sparano spiega: ”Se un paziente si presenta inferocito dal medico e pretende di essere registrato, non ci sono spiegazioni tecniche che tengano in alcuni casi”.
Ma i geni sanno che il pfizer non si può conservare con un frigo semplice? la moderna ha poche dosi.
Comunque la Regione Campania fa tutto prima e meglio delle altre regioni….
Almeno così dice Papino, il Grande Bluff……