Secondo le stime del Governo, la platea coinvolgerà circa 800mila professionisti, iscritti alle gestioni separate delle diverse Casse previdenziali, oltre a 3 milioni di piccole e medie imprese
Secondo le stime del Governo, la platea coinvolgerà circa 800mila professionisti, iscritti alle gestioni separate delle diverse Casse previdenziali, oltre a 3 milioni di piccole e medie imprese
Gli aiuti, come scrive il Corriere della Sera, dovrebbero andare da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, a 3mila euro per le partite Iva, fino a un massimo 150mila euro per le imprese (anche artigiane), con 5 fasce percentuali in base al reddito
Lo schema, stando alle indiscrezioni, prevederebbe un indennizzo del 60% per le imprese fino a 100mila euro, del 50% tra 100mila e 400mila euro, del 40% tra 400mila e un milione, 30% tra uno e 5 milioni e 20% tra 5 e 10 milioni
Il pacchetto di nuovi contributi a fondo perduto per le imprese dovrebbe valere quindi circa 11 miliardi di euro e interessare una platea di circa 3 milioni di attività: il calcolo dell’indennizzo sarà basato sulla media mensile delle perdite tra l’intero anno 2020 e l’intero 2019 (e non su due mensilità come ipotizzato finora). Confermato anche il fondo ad hoc per la montagna, da 600 milioni
A cambiare sarà il meccanismo di calcolo dei contributi alle imprese con l’eliminazione dei codici Ateco e l’introduzione dei criteri basati sulle “perdite” di fatturato
A fine aprile dovrebbe arrivare anche il bonus per le partite Iva. Si tratta di un indennizzo di 1.000 euro al mese, per il primo trimestre – gennaio, febbraio marzo – dedicato a tutti i titolari di partita Iva e ai lavoratori stagionali e dello spettacolo anche senza partita Iva. Per il primo trimestre, dunque, si tratta di un ‘sostegno’ di 3mila euro
Per le piccole imprese e artigiani si applica il calcolo seguente: le perdite mensili vengono moltiplicate per due e si applica il 30% per calcolare il ristoro
Il sistema di aiuti sarebbbe stato illustrato dal ministro dell’economia, Daniele Franco, ai partiti nel corso dell’incontro con i capigruppo in Parlamento del 18 marzo
Il governo avrebbe confermato che il dl è atteso in cdm oggi (venerdì 19 marzo) e avrebbe spiegato che sono previsti tre passaggi parlamentari, per consentire a ciascuna Camera di esaminare ed emendare il testo
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