«Il centralino telefonico del Consiglio Regionale squilla ma nessuno risponde. Cose di casa nostra. Salerno è zona rossa ma non per i questuanti che arrivano in treno da Napoli. Nessuno li ferma per identificarli e rispedirli al luogo di residenza con il foglio di via obbligatorio…
Le mascherine? Sono un optional per molti irresponsabili. Probabilmente godono d’immunità
Le strisce pedonali? Sono un sogno proibito per i residenti di alcuni quartieri cittadini. Alcuni rioni di Salerno sono vietati ai diversamente abili per la presenza di pericolose barriere architettoniche. A chi tocca rimuoverle è un pò… distratto.
Si parla della ripresa del turismo a tempi brevi. Se c’è qualcosa che non si può imprigionare è il cervello. Acquistare un francobollo diventa un’impresa difficile. Molte rivendite ne sono sprovviste. Forse a Salerno dobbiamo tornare all’uso dei piccioni viaggiatori…
Proporre cultura è dovere delle istituzioni locali. Gestirla anche da chi non fa parte del cerchio magico protetto dall’uomo della Provvidenza».
di Enzo Todaro
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