Quattro sono le notizie di reato che hanno visto il sequestro di oltre 200 tonnellate di rifiuti indifferenziati, nascosti in container e abbandonati sul suolo in maniera incontrollata in aree demaniali marittime non affidate in concessione. L’incessante attività ha riguardato anche il ciclo dei rifiuti provenienti da attività d’impresa, all’abbandono o stoccaggio non autorizzato degli stessi. Perlustrati 16 lotti di concessioni demaniali, distribuiti su una superfice di oltre 200.000 mq, con l’acquisizione e il controllo di 10 registri di carico e scarico rifiuti relativi all’anno 2020 e il primo trimestre 2021 con oltre 300 formulari di identificazione dei rifiuti delle varie imprese portuali operanti in porto. Elevate 3 sanzioni amministrative a carico di concessionari d’impresa a cui è stato contestato la non perfetta manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree ovvero la pulizia, spazzamento ed altro connesso al conferimento dei rifiuti. Emanata inoltre una diffida su una porzione di demanio denominata “spiaggetta pescatori” ed accertata nelle 48 ore l’adempimento per la bonifica dei luoghi, l’area era interessata dall’abbandono di rifiuti ad opera di ignoti, perlopiù costituiti da parti di unità ormai relitti.
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