“Gli anticorpi vanno utilizzati tra il terzo e il quinto giorno della malattia e vanno usati per chi rischia di diventare un paziente grave: ipertesi, obesi, chi ha patologie respiratorie. Queste persone andranno in ospedale e avranno un’infusione di un’ora. Poi andranno a casa, dobbiamo evitare che le persone in ospedale”, dice Vaia.
“Ci aspettiamo l’85% di risoluzione: 8-9 persone su 10 non andranno mai in ospedale, questa è un’arma potente per evitare che le persone che si aggravino. Dobbiamo evitare che le persone vadano in ospedale, possiamo farlo con terapie innovative e portando le cure a casa. Chi è da solo a casa e non ottiene risposte da nessuno, cosa fa? Va in ospedale”.
E a proposito dei costi: “Gli anticorpi monoclonali costano molto? Costano comunque meno di un passaggio in ospedale o in terapia intensiva. C’è anche un’altra sperimentazione che stiamo portando avanti, siamo in fase 1: anticorpi monoclonali che potrebbero essere somministrati in intramuscolo o per via sottocutanea”.
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