“Non solo è ben chiara la consapevolezza della responsabilità della tutela della salute dei nostri concittadini – afferma l’Assessore Lamberti – ma stiamo operando direi esclusivamente e quotidianamente per garantire il massimo delle risorse e la piena disponibilità alle autorità sanitarie per quelle che sono le competenze dell’Amministrazione”.
Due Centri Vaccinazione pienamente attivi, completate le vaccinazioni per il personale scolastico, Forze di Polizia, delle Associazioni di volontariato più esposte al contagio, in fase di conclusione la vaccinazione degli over 80 e inizio della seconda dose, in corso le vaccinazioni domiciliari, inizio delle vaccinazioni agli over 70, dalla prossima settimana inizio delle vaccinazioni da parte dei medici di base e possibilità di cura monoclonale per i pazienti cavesi presso l’Ospedale di Scafati.
“Siamo partiti purtroppo – afferma il Sindaco Servali – dalla indisponibilità dell’ospedale che fa parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona alle vaccinazioni per gli over 80, alla quale si è egregiamente sostituita l’Asl ed in particolare il Distretto Sanitario 63 che grazie al direttore Pio Vecchione ha messo in campo tutto ciò che poteva per non solo recuperare il tempo perso ma anche avviare tutta una serie di ulteriori attività che oggi vedono la nostra città prima per vaccinazioni domiciliari, per l’accordo con i medici di base che inizieranno le vaccinazioni dei propri pazienti dalla settimana prossima ed una delle poche ad avere due centri”.
“I numeri di Cava de’ Tirreni rispetto alle vaccinazioni – afferma il direttore Vecchione – sono assolutamente superiori alla media nazionale ed molte attività addirittura sono partite prima che altrove. Senza dimenticare le problematiche relative alla mancanza dei vaccini ed allo stop and go verificatosi con AstraZeneca, generando anche una sorta di sfiducia dei cittadini che oggi fortunatamente è stata superata. Propri stamattina ho chiuso l’accordo con la FIMMG e praticamente tutti i medici di base possono iniziare a vaccinare i loro pazienti nelle postazioni che abbiamo messo a disposizione presso i centri vaccinali”.
Commenta