È quanto afferma la Commissione tecnico scientifica dell’Aifa nel parere che è allegato alla nuova circolare del ministero della Salute “Vaccinazione anti Sars-CoV2”
“Qualora tuttavia si rendesse necessario dilazionare di alcuni giorni la seconda dose, non è possibile superare in ogni caso l’intervallo di 42 giorni per entrambi i vaccini a mRNA”, precisa l’Aifa
Si ribadisce che “per ottenere una protezione ottimale è necessario completare il ciclo di vaccinazione con la seconda dose”
Il parere della Cts dell’Aifa è allegato alla circolare “Vaccinazione anti Sars-CoV2/COVID-19 Estensione dell’intervallo tra le due dosi dei vaccini a mRNA” firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, e trasmessa ad enti, associazioni e Regioni
Nel parere, “valutata la richiesta pervenuta dal Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19 in merito alla possibilità di estendere l’intervallo temporale tra la prima e la seconda somministrazione dei vaccini a mRNA – si legge – la CTS ribadisce che l’intervallo ottimale tra le dosi è, rispettivamente, di 21 giorni per il vaccino Comirnaty e di 28 giorni per il Vaccino COVID-19 Moderna (come indicato nei rispettivi Riassunti delle caratteristiche del prodotto RCP)”
“Qualora tuttavia si rendesse necessario dilazionare di alcuni giorni la seconda dose, la Commissione precisa che, in accordo con quanto scritto in RCP e con quanto già dichiarato dall’Organizzazione mondiale della sanità, non è possibile superare in ogni caso l’intervallo di 42 giorni per entrambi i vaccini a mRNA”
Intanto i nuovi dati riportati nel report del governo aggiornato a questa mattina certificano che il 38,79% degli over 80 in Italia è stato vaccinato anche con il richiamo mentre il 68,20% ha ricevuto solo la prima dose
Molto più basse invece le percentuali che riguardano gli italiani tra i 70 e i 79 anni
In quella fascia d’età, infatti, ha completato la vaccinazione solo il 2,48% e solo il 19,89% ha ricevuto la prima dose
Numeri più alti invece per gli ospiti delle Rsa, ne sono stati vaccinati il 75,53% mentre la prima dose è stata somministrata al 91,25%, e per il personale sanitario e sociosanitario: le percentuali sono del 75,29% con due dosi e del 91,63% con una dose
“Il 19 aprile avremo la prima consegna di vaccini Johnson&Johnson. Si tratta di una consegna quantitativamente modesta: 18mila dosi che andranno in prevalenza alle carceri per il personale che vi lavora e per i detenuti”, ha annunciato nel frattempo Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità del Lazio, in occasione di una visita all’hub vaccinale al San Giovanni di Roma
“Speriamo che dal prossimo mese di maggio potremo avere un ampliamento delle forniture” ha aggiunto
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