Nel finale di primo tempo la Salernitana chiude in crescendo. Ad inizio ripresa Fofana al posto di Mancini in una sorta di 4-4-1-1. Nel secondo tempo la Salernitana esce dal guscio e si fa apprezzare maggiormente in avanti. Questo aumenta i rischi di ripartenze con il solito Paganini che crea scompiglio ma senza concretezza. Il franco maliano con la sua rapidità scompagina i piani di Stellone anche se la Salernitana non fa un tiro in porta. Le squadre si allungano, la stanchezza prende il sopravvento ma le opportunità migliori le ha sempre il Frosinone. La Salernitana soffre, Gori ci mette una e più pezze per tamponare le falle difensive. Scintille tra Soddimo e Montervino con entrambi che vengono ammoniti dall’arbitro. Entra Carlini al posto di Soddimo e proprio Carlini su un calcio piazzato mette al centro una palla ormai morta che porta in vantaggio il Frosinone. Gregucci toglie dal campo Montervino e manda nella mischia Gustavo. Neppure il tempo di rendersi conto e Carlini raddoppia. In campo anche Ginestra per Mendicino ma è troppo tardi. La Salernitana paga una gestione di gara troppo parsimoniosa e una formazione non adatta per contrastare il Frosinone che è sembrato avere più voglia di vincere della Salernitana
L’analisi tattica: Salernitana troppo timorosa, Stellone dà una severa lezione a Gregucci
Primo tempo troppo guardingo con la Salernitana fin troppo timorosa e rinunciataria. I granata lasciano il pallino del gioco in mano ai ciociari. Paganini è una spina nel fianco e la difesa granata non sembra in grande serata. Mancini e Volpe relegati a difensori aggiunti davanti alla difesa non incidono più di tanto nei primi 45 minuti di gioco. Mendicino troppo isolato lavora tanto ma non incide. Nel Frosinone Paganini è immarcabile ed in mezz’ora, nell’arco di 3 minuti la coppia centrale granata finisce sul taccuino del signor Ros di Pordenone. Il primo tempo si chiude con il Frosinone che rifiata e con il terzo difensore su quattro a rimediare un cartellino giallo: si tratta di Scalise.
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