Nasce il comitato dei sindaci della Valle dell’Irno – Irpinia – Sannio a sostegno dell’Alta Velocità Roma-Reggio Calabria. Il consigliere regionale Luca Cascone, presidente della Commissione consiliare urbanistica, lavori pubblici e trasporti, ha preso parte ieri al confronto promosso dal sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante con i territori potenzialmente interessati dallo sviluppo dell’Alta Velocità da Roma a Reggio Calabria.
Presenti gli amministratori dei Comuni di Avellino, Atripalda, Bracigliano, Calvanico, Mercato San Severino, Pellezzano, San Michele di Serino, Siano, Solofra e Baronissi, per vagliare insieme gli scenari e le possibilità dell’opera nell’area della Valle dell’Irno.
Un’ipotesi progettuale di Rfi che, nell’ambito del lotto funzionale “Salerno-Battipaglia”, prevede il prolungamento della linea Alta velocità esistente verso la città di Battipaglia (già ipotizzata in un progetto preliminare sviluppato tra il 2003 ed il 2005) con una nuova fermata dell’Alta Velocità all’altezza del comune di Baronissi, intersecando la linea Salerno – Mercato San Severino – Avellino.
“Un progetto che se realizzato avvicinerebbe l’Alta Velocità alla valle dell’Irno e alla provincia di Avellino – spiega il sindaco Gianfranco Valiante – che ridurrà i tempi di percorrenza tra i capoluoghi e permetteranno un miglior collegamento con le aree interne. Per questo motivo, con i colleghi del territorio, abbiamo deciso di costituire un comitato del sindaci a sostegno dell’ipotesi progettuale per non perdere questa opportunità che è strategica per il rilancio complessivo dell’area e un più forte coinvolgimento delle aree interne”.
Serve la fermata del treno dentro il campus universitario, altrimenti la tratta SA-AV non serve a niente.
Tra trent’anni se tutto va bene
Scinnit a Saliern pe piglià u tren , e non rompete.
Ma vi rendete conto della inutilità di una stazione AV a meno di 20 chilometri da un’altra non ha alcun senso e va esattamente contro il concetto dell’alta velocità stessa? Solo proclami senza logica.
x Anonimo: magari fosse solo quello il problema; se il progetto è ancora quello originale, prevede lo sventramento di kilometri di montagne e l’eliminazione dell’azienda vinicola più rinomata della provincia (Montevetrano) che si trova nel territorio di san Cipriano Picentino. Non era megli potenziare quello che già esiste?
anziché avere l’AV/AC su quella tratta, in primis servirebbe avere una fermata nel campus universitario poi si può parlare casomai di gestire meglio il trasporto su gomma, aumentando le frequenze da e per la stazione di Salerno, gestire – in accordo con RFI – una rete di trasporto ferrata che possa far coincidere i treni regionali ed i regionali veloci così come i treni locali, così da incastrarne gli orari con FS e con Italo.
Avere una stazione a Baronissi, una a Salerno, una a Battipaglia? ma di cosa parliamo? Capisco Battipaglia che andrebbe a unificare una zona molto vasta ma l’avellinese si può gestire su gomma ed il beneventano a seguire oppure con collegamenti rapidi con Napoli Centrale e/o Afragola AV
Per avvicinare la fermata della metropolitana a questi comuni( Avellino compreso non arrivano a 150 mila persone) di 10 minuti ….. Salerno- pontecagnano( 170 mila persone devono arrivare a Baronissi….. poi tutti turisti che vanno in costiera amalfitana devono cambiare a Baronissi per scendere a Salerno, congestionando il traffico ulteriormente in un imbuto che non prevede neanche una linea ferroviaria decente?
Non Basta L’ Università ora dobbiamo avvicinare anche l’alta velocità.
Ja ma a che serve!! Si chiama alta velocità perché deve fare fermate veloci e strategiche. Non puoi fermare a Baronissi e dopo 5 km a Salerno altrimenti si chiama treno Metropolitano.