Lo riporta il primo report nazionale sull’impatto della vaccinazione a cura dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) e del ministero della Salute, in base all’analisi congiunta dell’anagrafe nazionale vaccini e della sorveglianza integrata Covid-19
Dopo i 35 giorni – si legge nel report – si osserva una stabilizzazione della riduzione che è circa dell’80% per il rischio di diagnosi, del 90% per il rischio di ricovero e del 95% per il rischio di decesso
Il report presenta i dati a partire dal 27 dicembre 2020 (giorno di avvio della campagna vaccinale in Italia) al 3 maggio 2021, relativi a 13,7 milioni di persone vaccinate con almeno una dose del vaccino Comirnaty (Pfizer) (N=8.389.595, 61%), del vaccino Moderna (N=1.021.134, 7%) e del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca) (N=4.234.983, 31%), e l’unica dose del vaccino Janssen (Johnson&Johnson) (N=75.794, 1%)
l’anno scorso stesse condizioni in questo periodo. in estate zero contagi. Senza vaccino
Sempre se non muori proprio per il vaccino!!
Lo scorso anno, si partiva con una diffusione ridicola di virus ?, dopo due mesi seri di lockdown, e i testicolini capeggiati dal Prof. Ciccio bello teorico dei raggi Uv ?, poi nonostante i raggi Uv il vairus influenzale riparti alla grande ad Agosto ???? in Sardegna!
Capra questa è la storia…. ripassarla e vai a fare il Vuaccino altrimenti ripeterai a Settembre sia Matematica che Storia.
17:34 – Povero cucciolo, va fuori di testa quando gli fanno toccano papino