Non siamo fuori dalla pandemia”, dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità e portavoce del Comitato Tecnico Scientifico, in una intervista al Corriere della Sera.
“Chiaro che dopo oltre un anno di restrizioni è tanta la voglia di recuperare la normalità. Da qui a dire che è finita ce ne passa, magari psicologicamente si è portati a pensarlo. Invece dal punto di vista scientifico questa è una fase di cambiamento. La pandemia speriamo evolva verso l’endemia.
Il Sars-CoV-2 è molto probabile che si comporterà da virus endemico. Continuerà a vivere con noi, e dobbiamo fare in modo che non faccia altri danni. Potranno emergere nuove varianti, è fondamentale intercettarle e controllarle”.
Secondo Brusaferro, a proposito dell’estate che ci aspetta, “l’importante è che si vaccinino i giovani e questo sta per accadere grazie all’arrivo di dosi per gli adolescenti. Tutti dobbiamo apprezzare la straordinaria opportunità di immunizzarsi. Tanto maggiore sarà il numero dei vaccinati tanto più i fragili verranno protetti e il virus avrà meno spazio per riuscire allo scoperto con ceppi mutati”.
Per il coordinatore del Cts, “è verosimile che nella seconda metà di giugno ci sarà il monocolore a giudicare dall’incidenza settimanale dei casi attualmente tra 50 e 70 per centomila abitanti”.
È importante vaccinare i ragazzi. Altrimenti come guadagnato le case farmaceutiche?