L’interazione tra le due proteine è stata immortalata per la prima volta in 3D a risoluzione atomica dai ricercatori del Brookhaven National Laboratory, negli Stati Uniti. I risultati dello studio, pubblicati su Nature Communications, aiuteranno a sviluppare nuovi farmaci in grado di inibire questo meccanismo per prevenire le complicazioni gravi della Covid-19.
La tecnologia chiave utilizzata nello studio è la criomicroscopia elettronica, presente nel nuovo Laboratorio per le strutture biomolecolari (Lbms) che il Brookhaven National Laboratory ha inaugurato in anticipo, la scorsa estate, proprio per la sua particolare utilità nella lotta a Covid-19.
La criomicroscopia elettronica permette infatti di studiare le proteine di membrana e i complessi dinamici di proteine che sono particolarmente difficili da cristallizzare per l’analisi con le tecniche tradizionali.
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