Angelo Fabiani, direttore sportivo della Salernitana, è intervenuto ai microfoni de ‘Il Sogno nel Cuore’, programma in onda su 1 Station Radio: “I legali sono a lavoro, a stretto giro troveranno la soluzione migliore per la Salernitana. Si sono avvicinati molteplici soggetti nel tentato di raccogliere informazioni e cercare di comprare la Salernitana. In molti non hanno il profilo giusto, perché non hanno capito che la Salernitana è una società solida, non viene venduta in saldo o come una scatola vuota”.
“C’è chi crede di poter comprare club indebitati, ma la Salernitana non è così: vive di luce propria e non di luce riflessa. Serve un imprenditore in grado di dare continuità sia economica sia tecnica. Bisogna almeno provare a salvare la Salernitana e farla restare in Serie A”.
Il diesse granata ha poi aggiunto: “Lotito cerca partner? No, non è vero: cerca un cliente. E’ insostenibile mantenere due società nella stessa categoria, e vale anche per una questione etica. La via maestra è quella di vendere. Non andate dietro alle chiacchiere di chi sostiene che Lotito abbia sparato centinaia di milioni: non è così. Lotito e Mezzaroma non vogliono speculare, cercano solo un acquirente dalle mani solide e che voglia dare continuità ad un progetto partito dieci anni fa”.
“Qual è il reale prezzo di vendita? Non spetta a me dirlo. Posso semplicemente affermare che il prezzo chiesto da Lotito è congruo, vuole un portafoglio con dei soldi dentro, per intenderci. Si parla di possibili ‘trust’ poco percorribili? A chi lo sostiene, chiedo di spiegarmi come mai la Sampdoria vive attraverso un trust. Se vale per l’uno, vale anche per l’altro. Un trust, se fatto alle condizioni che tutelino tutte le parti, compresa la Federazione, sarebbe una strada percorribile. Anzi, è questa la strada da percorrere, se non si trovano acquirenti. In trenta giorni, purtroppo, oggi non si vende e non si compra neanche una casa”.
Fabrizio Castori resta sulla panchina? Sì, è scattata la clausola promozione. Gennaro Tutino? Aspetterà la risoluzione della comproprietà per andare sul mercato”.
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