A causare il sinistro era la Lancia Musa, che percorrendo la strada ad elevata velocità, non commisurata alle condizioni di viabilità, di traffico e del manto stradale, bagnato per via delle forti piogge, impattava contro la Volkswagen Polo, proveniente dal senso di marcia opposto, urtando anche la Fiat Punto parcheggiata su ciglio della strada.
Il conducente, all’arrivo della volante del Commissariato, allertata per l’occasione, si allontanava dal luogo dello scontro. Successivamente, presso gli uffici di Polizia, si presentava tale D. F. , di anni 49, il quale riferiva agli agenti di essere la persona che aveva causato l’incidente e di essersi allontanato per recarsi a casa, al solo scopo di prelevare i documenti dell’auto che non aveva al seguito.
Gli agenti, non convinti dalla versione fornita, acquisivano le immagini delle telecamere di sicurezza poste sulla strada, estrapolando le riprese relative all’accaduto, che mostravano chiaramente la dinamica dell’incidente, nonché i soggetti e i mezzi coinvolti. Dal filmato si poteva constatare che alla guida della Lancia Musa non era la persona presente in Commissariato, bensì il figlio, di anni 17, e dunque sprovvisto della patente di guida. Il padre del ragazzo, che aveva sostenuto di essere alla g
Commenta