Con praticamente tutta Italia in zona bianca (la Valle d’Aosta dovrebbe entrarvi il prossimo 28 giugno) tutte le attività sono ormai riaperte, sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza, e l’unico settore per cui manca ancora una data rimane quello delle discoteche.
Nei giorni scorsi sia i rappresentanti del settore, ma anche alcune forze politiche, avevano spinto affinché il governo desse indicazioni specifiche per la ripartenza. La richiesta è che da luglio, una volta ormai completata la road map di riaperture, si dia il via libera anche alle discoteche: si pensa però a come farlo in sicurezza e un’ipotesi è quella di concedere l’accesso solo a chi è munito di Green Pass, che attesti quindi l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o l’esito negativo del tampone eseguito nelle 48 ore precedenti.
A inizio luglio dovrebbe anche arrivare l’addio alle mascherine all’aperto: queste resterebbero comunque obbligatorie nei luoghi chiusi come mezzi di trasporto, uffici, cinema o musei.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa in cui ha fatto il punto sulle nuove regole della campagna vaccinale, ha comunicato di aver chiesto al Comitato tecnico scientifico di pronunciarsi in materia e questa settimana, quindi, gli esperti dovrebbero riunirsi e tracciare i prossimi passaggi per l’allentamento della misura che da diversi mesi obbliga a coprire naso e bocca anche all’aperto.
Diversi altri Paesi europei si sono già mossi in questa direzione: in Italia si parla del 5 luglio come possibile data in cui non sarà più in vigore l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, a meno che non si presentino situazioni di assembramento.
No, questo è troppo!
I babbeoti museruolati sottomessi e lobotomizzati non possono accettare tale pazzia!
Ora come si fa con gli aZZembramenti? MUoriremo tutti?