Gli agricoltori dicono “basta” all’invasione dei cinghiali nelle campagne salernitane e scendono in piazza per un flash mob organizzato da Coldiretti davanti alla Prefettura di Salerno, il prossimo giovedì 8 luglio, dalle ore 10.00. Una mobilitazione straordinaria che si terrà in contemporanea anche negli altri capoluoghi di provincia, presso le Prefetture di Avellino, Benevento, Caserta e Napoli, così come in tutte le regioni, da Milano a Roma, da Torino a Bologna, da Palermo a Cagliari, con il coinvolgimento di decine di migliaia di agricoltori, allevatori, pastori e cittadini e le testimonianze di chi è stato personalmente colpito ed ha paura per l’incolumità della propria famiglia.
Saranno presenti anche i sindaci delle aree più colpite con i gonfaloni dei Comuni, la deputazione regionale e nazionale. E’ sempre più allarme cinghiali in provincia di Salerno. Il Vallo di Diano, il Cilento, i Monti Lattari sono sotto assedio: le incursioni degli ungulati devastano campi e mettono a rischio i borghi, mettendo a rischio l’incolumità di agricoltori, cittadini e automobilisti. Coldiretti da tempo chiede misure straordinarie.
“Bisogna far fronte tutti insieme ad un fenomeno ormai incontrollato che mette a rischio il patrimonio agroalimentare e zootecnico in provincia di Salerno e penalizza imprese agricole e comunità – sottolinea il presidente di Coldiretti Salerno Vito Busillo – purtroppo, nonostante i continui solleciti, continua ad esserci un impasse legislativo e amministrativo che non tiene conto delle esigenze degli imprenditori agricoli e delle amministrazioni locali. Non è mai stato così alto in Italia l’allarme cinghiali che distruggono raccolti, sterminano animali, causano incidenti stradali nelle campagne ma anche all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli concreti per la sicurezza di agricoltori e cittadini.
Ormai anche le recinzioni non bastano più, spesso abbattute dalle orde dei selvatici. Necessariamente occorre la modifica delle norme regionali che erano state pensate per la tutela e protezione della fauna selvatica e che oggi non sono più idonee”.
“Servono interventi immediati e un progetto complessivo per la gestione degli ungulati, la lavorazione delle carni e l’attivazione di una filiera certificata sul territorio – sottolinea il direttore di Coldiretti, Enzo Tropiano – di fronte a un’emergenza così grave come quella dei cinghiali sono necessari interventi concreti e immediati. Quotidianamente i nostri associati lamentano danni da fauna selvatica.
Gli indennizzi e i risarcimenti sono palliativi per le aziende che ogni giorno rischiano di vedere distrutte intere stagioni di lavoro. La proliferazione dei cinghiali mette a rischio l’equilibrio ambientale e la situazione è sempre più critica. La situazione è insostenibile non solo per le imprese agricole, ma anche per i cittadini la cui sicurezza è a rischio quotidianamente; per queste motivazioni è necessario non perdere ulteriore tempo ed adottare le misure adeguate prima che sia troppo tardi”.
Quella di giovedì sarà una grandissima mobilitazione per sensibilizzare Governo e Regione Campania a interventi concreti.
ma signori miei potete fare tutte le riunioni che volete tanto nessuno alla regione dara’ l’ordine di poterli abbattere anche a caccia chiusa e prima delle regole dettate dall’ispra,hanno paura degli ambientalisti-delle varie ass.animaliste(wwf-lipu-enpa ecc.ecc.)che portano tanti bei voti a questi inservibili che abbiamo eletto alla regione e al governo tanti anni fa alle elezioni come i 5 stelle,gentaglia inutile buona solo al loro tornaconto,dobbiamo soffrire fino a marzo 2023 poi saranno spazzati via.