Il bollettino del 7 luglio conta più di 1.000 nuovi casi di coronavirus. L’ultima volta che si erano registrati più di mille nuovi contagi era il 19 giugno. La buona notizia è che i decessi registrati al 7 luglio sono 14. Anche per quanto riguarda i ricoveri non si registrano al momento sbalzi di rilievo. L’ipotesi degli esperti è che la diffusione della variante Delta spingerà i contagi ma non avrà particolari ripercussioni su decessi e ricoveri soprattutto se la campagna di vaccinazione non dovesse avere battute di arresto.
L’invito alla prudenza
Il ministro della Salute Roberto Speranza invita alla massima cautela e sottolinea come l’emergenza non sia finita. Nonostante le riaperture e nonostante l’allentamento delle misure restrittive, bisogna tenere alta la guardia e tenere atteggiamenti prudenti.
La finale degli Europei
In questo contesto desta una certa preoccupazione la finale degli Europei, che vede impegnata l’Italia contro l’Inghilterra. I tifosi si raduneranno nei locali e davanti ai maxi-schermi per seguire la partita, quindi il rischio di assembramenti e di nuovi focolai esiste.
“Prudenza non vuol dire paura e festeggiare è giusto dopo tante restrizioni. Ma la mascherina resta obbligatoria anche all’aperto, dove non vengono mantenute le distanze”, ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa dando indicazioni sui festeggiamenti.
L’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
“Il mondo è in un momento pericoloso di questa pandemia: abbiamo appena superato il tragico traguardo di 4 milioni di morti registrate, che probabilmente sottovalutano il bilancio complessivo. Alcuni Paesi con un’elevata copertura vaccinale stanno ora pianificando il richiamo nei prossimi mesi, ma stanno anche abbandonando le misure di salute pubblica e si stanno rilassando come se la pandemia di Covid fosse già finita“, è l’allarme lanciato da Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Oms.
Lo spettro di una quarta ondata
Nell’aria aleggia lo spettro di una quarta ondata di contagi che potrebbe verificarsi alla fine dell’estate. Il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli riconosce che esiste il rischio di una ripresa dei contagi ma prevede una risalite lenta e graduale, quindi non una nuova ondata improvvisa.
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