Per ora, sono coperti dalla cassa integrazione in deroga fino al 30 giugno, ma entro il 20 dello stesso mese dovranno discutere la possibilità di prorogare gli ammortizzatori sociali di almeno altri tre mesi. Molto dipenderà dalla pronuncia di ammissibilità dei concordati che il giudice delegato dovrebbe formulare entro pochi giorni, perché senza uno straccio di garanzia sulla continuità dell’azienda è difficile ottenere forme di sostegno al reddito. Per gli 84 dipendenti di Paif e Termopaif si apre una fase delicata, che potrebbe anche registrare svolte positive se all’azienda di Battipaglia e al suo impianto produttivo dovessero interessarsi altri imprenditori magari con l’aiuto di qualche istituto di credito.
PAIF: vertice negativo in Confindustria, si va verso la chiusura
Il destino di Paif e Termopaif, orgoglio della zona industriale di Battipaglia, sembra segnato. Il passaggio di ieri in Confindustria a Salerno ha chiarito la posizione dei titolari dell’azienda, mediante i consulenti inviati a spiegare ai sindacati come stanno le cose. Sono due i concordati presentati al Tribunale fallimentare e sono entrambi liquidatori, dunque finalizzati alla chiusura dello stabilimento e dei rapporti con i creditori. Per la prima volta, ieri pomeriggio, i lavoratori hanno appresso in via ufficiale che è tempo di pensare a soluzioni alternative.
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