Il minibus era in salita e procedeva a velocità normale dal porto di Capri ad Anacapri, poi d’improvviso ha sbandato leggermente verso destra, poi a sinistra e lentamente avrebbe sfondato la ringhiera e precipitato nel vuoto per almeno 10 metri. Questa la dinamica alla studio dei vigili del fuoco e della polizia che conducono le indagini sull’incidente di questa mattina sull’isola di Capri. Un morto, tre feriti gravi, due gravissimi, otto lievi. Il conducente che ha perso la vita si chiama Emanuele Melillo. Era sposato e la moglie da poco aveva annunciato di aspettare un bimbo. Il giovane, sulla quarantina, originario di Napoli, potrebbe aver avuto un malore. Circostanza questa ipotizzata anche dal vicesindaco di Anacapri Francesco Cerrotta. «L’autista potrebbe aver avuto un malore: al momento è solo un’ipotesi, ma escludo si sia trattata di una manovra azzardata perché il mezzo era in salita. Qualcuno avrebbe visto i medici soccorrere con un defibrillatore l’autista», dice.
Dei 28 feriti nessuno è in pericolo di vita
Ventotto feriti sono stati registrati all’ospedale di Capri ed è il bilancio definitivo dell’incidente di questa mattina dove un minibus è precipitato nel vuoto per almeno dieci metri a Marina Grande. L’autista è morto sul posto e i tentativi di rianimarlo sono risultati vani. Per la maggior parte si tratta di persone ferite in modo lieve, che non si trovavano sull’automezzo ma sono state investite da detriti provocati dalla caduta. Due dei feriti, tra cui un ragazzo, sono già stati trasferiti in elicottero a Napoli, all’ospedale del Mare e all’ospedale pediatrico Santobono.
Altri due feriti sono attualmente assistiti in camera operatoria in attesa di trasferimento, altri stanno ricevendo cure e sono in fase di stabilizzazione emodinamica e assistenza respiratoria, sempre in attesa di trasferimento.
Delle persone coinvolte nell’incidente quattro sono di nazionalità straniera, francese e libanese
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