Mentre in Israele, un recente studio condotto da ricercatori sull’efficacia di Pfizer ha mostrato come la protezione del preparato anti-Covid è minore rispetto alla variante Delta. Ci sono allora alcuni sintomi da controllare per scoprire se si è stati contagiati dopo il vaccino
E dal Regno Unito, uno dei Paesi dove la variante Delta è maggiormente diffusa, arriva uno studio che potrebbe aiutare a riconoscerne i sintomi più comuni della malattia
I dati provengono dall’app ZOE Covid Symptom Study, che raccoglie tutte le informazioni segnalate dagli utenti del Regno Unito riguardo al Covid. Il funzionamento è semplice: chi ha il coronavirus può inserirlo nell’applicazione e aggiungere i sintomi
Nell’app britannica si può indicare se si è stati a stretto contatto con una persona risultata positiva al virus. Attualmente, su ZOE, sono registrate oltre 4,6 milioni di persone
Con le informazioni raccolte, grazie alle segnalazioni, gli esperti hanno scoperto che tutti quelli che hanno contratto il virus nonostante fossero completamente vaccinati hanno riportato sintomi diversi da quelli comuni. In particolare: mal di testa, naso che cola, starnuti, gola infiammata, perdita del gusto
Dallo studio “sono stati segnalati meno sintomi e in un periodo di tempo più breve da coloro che avevano già avuto una dose di vaccino”, si legge nella ricerca. E questo suggerisce che chi si è contagiato dopo il vaccino “si ammala meno gravemente e migliora più rapidamente”
C’è però un sintomo più frequente: è lo starnuto. “Abbiamo notato che le persone che erano state vaccinate e poi sono risultate positive al COVID-19 hanno più frequentemente segnalato gli starnuti come sintomo”, riferiscono dallo studio condotto con l’ausilio dell’app nel Regno Unito
È dunque consigliabile a chi starnutisce di frequente, o anche per chi presenta uno dei sintomi sopra indicati, di effettuare un tampone e verificare se si è positivi o meno al coronavirus
In Italia sono state superate le 55 milioni di dosi di vaccino somministrate. Per quanto riguarda la variante Delta, il sorpasso sulla Alfa, attualmente la più diffusa potrebbe avvenire a metà luglio, secondo le stime del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac)
La variante Delta è già prevalente negli Usa, dove i Cdc, i centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, hanno rilevato che la nuova mutazione del Covid rappresenta il 51.7% dei nuovi positivi al coronavirus
ahahahahahahahahha questi covidioti sono fantastici!!! e i giornalai associati ai medicastri pseudovirogi da salotto sono meglio dei pagliacci!!!
UDITE UDITE, replicano l’articolo di qualche giorno fa per affermare urbi et orbi che il sintomo della più grave malattia dell’universo conosciuto e sconosciuto è?!?!?!??!
UTITE UDITE: LO STARNUTO!!!!!
ahahahahahahahahah
appena finisco di ridere magari parliamo poi dell’altra palla, quella che afferma che tutti questi casi sarebbero della variante delta fantastica! .. il discorso è semplicissimo:
i test, tamponi pcr, NON distinguono neppure tra covid e influenza, figuriamoci poi se distinguono UNA dei 2.7 milioni di varianti di questo pseudovirus fantastico!!
siete tenerissimi voi covidioti, vi bevete tutto tuttoo fin all’ultima goccia di bugia virale