Queste si aggiungeranno a quella del personale scolastico e universitario, al momento l’unica categoria sottoposta all’obbligo del certificato verde, mentre per gli operatori sanitari è necessario essere vaccinati, pena la sospensione
È ormai certo che il lasciapassare dovrà essere utilizzato tassativamente anche dai dipendenti statali e per tutte quelle categorie che lavorano nei luoghi dove è già richiesto per chi li frequenta
Si tratta di ristoratori, camerieri, barman, gestori di locali, ma anche istruttori sportivi che lavorano in luoghi come piscine e palestre
Ad esporre il Qr code a richiesta dovranno essere anche tutti i lavoratori del settore dei trasporti a lunga percorrenza, dai treni dell’alta velocità passando per navi, traghetti e aerei
A questi si aggiungeranno anche gli autisti dei mezzi del trasporto pubblico locale, anche se per i passeggeri non sarà previsto al momento alcun obbligo del pass (una delle criticità in questo caso riguarderebbe i controlli troppo complessi per i viaggiatori su bus, metro e tram)
L’intenzione del Governo è anche quella di estendere il passaporto verde ai lavoratori delle aziende: in questo caso a doverlo esibire saranno gli operai in grandi fabbriche, ma anche in generale i dipendenti di piccole e medie imprese
In questi settori al momento il Green pass è obbligatorio per accedere alle mense al chiuso, ma non per entrare in azienda
Non si esclude che per determinate categorie, come i dipendenti della pubblica amministrazione, possa essere prevista una piattaforma specifica per facilitare i controlli
I lavoratori autonomi, come gli avvocati o i commercialisti, al momento potrebbero non essere sottoposti all’obbligo del lasciapassare a differenza dei magistrati che rientrerebbero nella categoria della pubblica amministrazione
Ma per l’accesso a strutture pubbliche – ad esempio gli avvocati nei tribunali – sarà necessario anche per loro esibire il pass
I lavoratori dotati di Green pass saranno dunque quelli vaccinati contro il Covid-19 oppure quelli che hanno ottenuto un risultato negativo al test molecolare, antigenico (presto avrà la stessa validità anche quello salivare) nelle ultime 48 ore oppure chi è guarito dal virus
Tutte le persone fragili dotate di una certificazione medica valida che li esenta dalla somministrazione del siero per motivi di salute dovranno comunque sottoporsi ad un tampone ed è possibile che – così come già succede per il personale scolastico – per questa categoria i test saranno disponibili gratuitamente
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