Lo dice a Adnkronos Salute Paolo Rossi, immunologo e infettivologo pediatra dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, commentando le parole del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha prospettato solo interventi mirati.
“Non possiamo mettere 300 persone in Dad perché uno è positivo – afferma l’esperto – Giusto invece metterci quelli che più frequentemente sono stati a contatto con la persona contagiata, e cioè la classe”.
Questo sia che si tratti di studenti vaccinati sia di non vaccinati. “L’unica soluzione che abbiamo – conclude Rossi – è cercare in questo periodo di aumentare il più possibile le vaccinazioni nei ragazzi tra i 12 e i 18 anni che si sono mostrati estremamente disponibili ed estremamente consapevoli. Dobbiamo essere orgogliosi dei nostri giovani”.
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