Rasi: “Intollerabile e non etico avere 50-60enni senza Green pass”
“Con il Green pass si potrà arrivare dove non arriva la ragionevole persuasione. E’ sicuramente una alternativa inevitabile a un obbligo di certificazione di uno status che, intendiamoci, è di minor rischio.
E sapere che in un ambiente si garantisce un rischio di contagio più basso è fondamentale anche per la ripresa delle attività. Il Green pass è importante soprattutto per la fascia di popolazione 50-60 anni che sono i potenziali fruitori delle terapie intensive Covid.
Non è più tollerabile, e non è etico per la gestione della sanità pubblica, che in questa fascia ci siano persone senza Green pass”. Lo evidenzia all’Adnkronos Salute Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco Ema e consigliere del generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l’emergenza coronavirus, commentando la possibilità che l’obbligo del Green pass venga esteso.
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