Il Comune di Salerno ha deciso di realizzare una casa rifugio per le donne vittime di violenza fisica e psicologica e per i loro figli.
L’immobile confiscato è stato oggetto di un progetto di rifunzionalizzazione, approvato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, finanziato per complessivi Euro 350.000, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale PON Legalita FESR/FSE 2014/2020 – Asse III – Azione 3.1.1.
I lavori di ristrutturazione e riqualificazione hanno consentito di realizzare una struttura dotata di 6 posti disponibili, completa di impianti e di arredi.
La Regione Campania inoltre ha finanziato la gestione del servizio di Casa Rifugio per un importo di 200.000 euro, assegnati con decreto dirigenziale n. 334 del 6/8/2019.
Il Comune di Salerno ha affidato, a conclusione di una procedura di evidenza pubblica, il servizio di Casa Rifugio per donne vittime di violenza ad un soggetto del terzo settore.
Le donne ospiti della struttura residenziale a carattere comunitario saranno accompagnate in un percorso che prevede il sostegno alle vittime sin dalla fase dell’accoglienza, l’inserimento e il percorso di uscita dalla violenza e il reinserimento sociale, con attivazione di forme di sostegno individuali e di un percorso psicologico e legale, per ricostruire in serenità la propria autonomia.
“Il Comune di Salerno – Settore Politiche Sociali – dichiara il Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli – ha attivato questo progetto che si inserisce nelle azioni per il contrasto alla violenza sulle donne, attraverso il riuso di un bene confiscato alle mafie.”
” La violenza contro le donne – aggiunge l’Assessore alle Politiche per Sociali, Nino Savastano – è un problema grave ed attuale e va contrastata e prevenuta con ogni mezzo.
Abbiamo – sottolinea inoltre Savastano – realizzato uno spazio sicuro e confortevole per le donne che hanno bisogno di essere allontanate dalle violenze e da contesti di degrado familiare e sociale e per i loro figli, al fine di ricostruire, in serenità, il proprio futuro”.
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