E’ in picchiata il mercato automobilistico in Campania. Anche a settembre, infatti, le nuove vetture iscritte al Pubblico Registro Automobilistico dell’ACI sono risultate in diminuzione, questa volta del 28,3% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Ma a Benevento e Napoli le variazioni negative sono state ancora più marcate, rispettivamente del 35,8 e del 29,3 per cento.
Male anche i passaggi di proprietà delle autovetture, al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), che hanno chiuso il bilancio mensile evidenziando un calo dell’11,8% rispetto a settembre 2020, in linea con la flessione rilevata a livello nazionale (-11,9%). E’ quanto emerge dal bollettino statistico mensile dell’ACI, “AutoTrend”, da cui risulta che il segno meno ha contraddistinto tutte le cinque province campane, soprattutto Benevento (-14,2%) e Napoli (-12,7%).
Fortemente negativo è stato, pure, l’andamento relativo alle auto radiate dal PRA, con una diminuzione del 25,8% su scala regionale contro una flessione del 21,7% registrata a livello nazionale. Il decremento maggiore si è osservato nelle province di Napoli (-27,6%) e Salerno (-27,2%), mentre Avellino si è distinta con il calo più contenuto, ma pur sempre significativo (-13,2%).
L’unica nota positiva è costituita dal tasso unitario di sostituzione che in Campania è stato pari a 2,17. Vale a dire che, a settembre, per ogni 100 vetture nuove ne sono state tolte dalla circolazione 217 (117 in Italia). A Napoli questo dato è salito a 2,37, toccando a Benevento il valore più alto: 2,52. In pratica, le rottamazioni sono state più del doppio delle immatricolazioni.
“Il mercato dell’auto stenta ad uscire dalle sabbie mobili in cui la pandemia lo ha relegato, spiega il Presidente dell’ACI Campania, Antonio Coppola. Gli incentivi hanno senz’altro dato una scossa, ma per invertire la tendenza c’è bisogno di molto di più. L’automotive è un settore fondamentale dell’economia che, oggi, urge di un forte sostegno anche alla luce della transizione ecologica che si intende perseguire.
La Campania, con Napoli in testa, è caratterizzata da un parco circolante particolarmente obsoleto, in cui il 44,5% risulta essere ancora ante Euro 4. A Napoli questa percentuale sale addirittura al 47%. In queste condizioni, gli stessi incentivi a favore dell’usato, per quanto meritori, sono del tutto irrisori per far decollare le compravendite. Servono interventi non episodici, ma strutturali, di lungo periodo e più sostanziosi, con il coinvolgimento anche degli Enti locali. Bisogna mettere le famiglie nelle condizioni di potersi liberare dei vecchi catorci, sostituendoli con nuove vetture più sicure e a basso impatto ambientale”.
PROVINCIA | RADIAZIONI | PASSAGGI NETTI | NUOVE ISCRIZIONI | |||
2021 | Var. % | 2021 | Var. % | 2021 | Var. % | |
Avellino | 873 | -13,2 | 1.948 | -11,7 | 396 | -25,6 |
Benevento | 615 | -20,4 | 1.305 | -14,2 | 244 | -35,8 |
Caserta | 1.878 | -26,1 | 4.564 | -10,9 | 867 | -24,8 |
Napoli | 5.037 | -27,6 | 12.727 | -12,7 | 2.121 | -29,3 |
Salerno | 1.856 | -27,2 | 5.168 | -9,9 | 1.104 | -27,9 |
CAMPANIA | 10.259 | -25,8 | 25.712 | -11,8 | 4.732 | -28,3 |
Settembre 2021 – Fonte ACI – Le variazioni percentuali sono in confronto a Settembre 2020
Per vendere le auto bisogna dare un lavoro a tutti, un lavoro sicuro così si possa spendere per comprare l’auto, chi può spendere così tanti soldi di questi tempi?
Il PIL in ripresa, l’occupazione pure e le auto non si vendono. Forse il problema è che non siamo riusciti a superare il 90 % delle vaccinazioni. Provate a chiedere al nostro esperto Governatore come mai sia possibile tutto ciò?
e cosa pretendete io ho fatto 10 preventivi e vi assicuro che gli interessi su un finanziamento solo alle stelle se poi qualcuno ha la possibilità di comprarla in contanti o trova una finanziaria migliore il prezzo di listino aumenta quindi come la mettiamo???
Per forza benzina alle stelle aumento del gas metano ed elettricità. .. tutti in silenzio subiamo aumenti ingiustificati
Costano troppo, e dopo qualche Anno hanno già perso metà del loro valore iniziale. Chi può si tiene la sua, seppur vecchiotta e tira a campare. Se poi valutiamo che soprattutto qui al Sud il reddito medio annuale non supera nemmeno il valore di un auto nuova, ecco che il gioco è fatto.
Oggi avere una macchina e’ un lusso,con tutte le tasse da pagarci sopra,e poi per spendere bisogna avere un lavoro,e di questi tempi!!!