Un ritardo di pochi minuti, “nella giornata stabilita per la firma del contratto di assunzione”, potrebbe mettere in discussione l’assunzione di un gruppo di giovani lavoratori reclutati dal Gruppo Fs per un impiego in BusItalia Campania.
A darne notizia sono le organizzazioni sindacali di categoria Filt Fit e Uilt che, in una nota, denunciano quello che viene definito un “eccesso di precisione’ da parte dell’azienda, nel rispetto degli orari, che “non può giustificare sicuramente un atto tanto grave”.
L’azienda, precisa il sindacato, “utilizzando il pretesto del ritardo di pochi minuti di questi lavoratori presso la sede aziendale, li ha rimandati a casa mettendo in discussione di fatto l’entrata in servizio”. “Sembra davvero paradossale – scrive il sindacato – che il tutto abbia luogo in un’azienda appartenente al Gruppo Ferrovie dello Stato”. Per questo, “Filt Fit e Uilt chiedono alla dirigenza un immediato ravvedimento per poter permettere, alle persone convocate, di poter firmare il contratto quanto prima e prendere servizio in tranquillità, visto il periodo storico particolarmente difficile per tutti”.
“Esprimiamo tutto il nostro rammarico – precisa Amedeo D’Alessio, segretario generale della Filt Cgil Campania – per la sproporzionata reazione di BusItalia Campania che ha deciso di rimandare a casa, a fronte di un minimo ritardo, coloro i quali oggi erano stati convocati per la firma del contratto di assunzione. Riteniamo necessario che l’azienda richiami i giovani in questione per formalizzare il contratto di lavoro.
Molti di loro, tra l’altro, hanno già lasciato le precedenti posizioni lavorative per essere assunti in questa azienda e rischierebbero di pagare a caro prezzo un’ingenua imprecisione fatta, molto probabilmente, solo per presentarsi tutti insieme a questa importante occasione”.
“Siamo certi – conclude D’Alessio – che una così grande azienda riconsidererà la propria posizione contrattualizzando i lavoratori, i quali senza alcun bisogno di improbabili accompagnatori ufficiali o ufficiosi, entreranno a far parte della grande famiglia del gruppo Fsi”.
Hanno fatto bene. Rispettare gli orari e fondamentale se vuoi fare questo lavoro. La Cigl deve imparare che il clientelismo di una volta è finito e non paga. Finissero di proteggere i lavoratori che non vogliono lavorare. E andassero ad aiutare chi merita
Bravi a casa devono stare vengono da fuori partivano alle sei tre ore prima
beh se non si presentano in orario neanche a firmare il contratto, figuriamoci alle corse dei bus. Meglio non assurmerli dall inizio, che avere altri dipendenti che saltano le corse a raffica
Io sarei stata lì un’ora prima, ma andate per piacere…I sindacati poi pensassero ad altro
Hanno fatto bene, il buongiorno si vede dal mattino.
Per arrivare a lavoro hanno preso i mezzi pubblici ecco spiegato il ritardo… Sicuramente sono partiti con largo anticipo per arrivare con solo cinque minuti di ritardo
Le ferrovie sui ritardi non accettano concorrenza sleale.
È una scusa devono assumere per clientelismo!
Arrivare tardi all’assunzione; la dice lunga sulla serietà e voglia di lavorare di costoro.Bene, continuassero a restare a casa.
Ahahahah fantastici neanche il primo giorno in orario ma andate a funghi
IN ITALIA E FODER COMBATTON E SCIABOLE STANN APPES……………IN TUTTI I CAMPI…….
Giusto, se fanno ritardo per firmare il contratto che gli da la possibilità di un lavoro certo, saranno ritardatari nei servizi. I sindacati devono capire che il lavoratore deve essere salvaguardato salvaguardando principalmente l’azienda, perchè così si potrà essere sicuri nel lavoro, e no tutti diritti ai lavoratori, fra cui dei parassiti che rovinano, e nessun dovere da parte degli stessi.
FS poi di ritardi è esperta. Che pagliacciata, dai, magari sono venuti col treno.
Giusto il tutto adesso parlo da autista tpl ,comunque vedo da qualche intervento che qualcuno ci mette molto ardore nel commentare contro la nostra categoria …..ricordando che in altri settori pubblici ci sono assenteisti di routine coperti e protetti dalla politica e fanno pure sesso negli uffici nell’ orario di lavoro.