Ruggi, il primario di ginecologia chiede apparecchi per attenuare il dolore del parto

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Usare il protossido di azoto in sala parto, presso il reparto di ginecologia del Ruggi. È la richiesta – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” scaricabile online – che il primario di ginecologia e ostetricia dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona, Francesco Marino ha inoltrato – nei giorni scorsi – al direttore sanitario aziendale Anna Borrelli, al direttore medico di presidio Vincenzo De Paola, al provveditore Vincenzo Andriuolo e al responsabile dell’ingegneria clinica Angelo Marra. Ad oggi, infatti, presso la sala parto del nosocomio locale manca l’analgesia del parto,  metodo che permette alle donne di attenuare il dolore del parto.

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  • Il protossido d’azoto combinato all’aossigeno riduce il dolore da parto del 30% e non supplisce alle tecniche perimidollari, epidurale e spinoperidurale, che lo riducono dell’80%. Sarebbe ben più utile e decoroso implementare un servizio di anestesia ostetrica dedicato alla partoanalgesia perimidollare come avviene a Salerno presso la casa di cura Villa del Sole.

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