Nasce da questa esigenza – come riporta il sito web repubblica.it – la circolare con la quale oggi, su input della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il capo di gabinetto del Viminale Bruno Frattasi indicherà a prefetti e questori le nuove direttive da seguire, sin dal prossimo weekend, in occasione di manifestazioni di protesta.
Fuori dai centri storici, lontano da palazzi delle istituzioni e obiettivi sensibili, in orari tali da non creare disagi e possibilmente in forma statica. La parola d’ordine è concordare e non vietare. Prefetti e questori dovranno concordare con gli organizzatori delle manifestazioni luoghi, orario e modalità che garantiscano i diritti di tutti e non creino intralcio alle attività commerciali e alla circolazione dei cittadini. Dal Viminale parte l’invito a predisporre un adeguato meccanismo di controlli del rispetto delle normative antiCovid, a cominciare dall’obbligo (già previsto dalle norme attuali) di indossare la mascherina anche all’aperto in situazioni di assembramento come ovviamente è una manifestazione.
Però si possono fare assembramenti allo stadio oppure allo sbarco di migranti. Mi dispiace per il popolo italiano che pagherà il prezzo più alto di questa dittatura sanitaria banchiera farmaceutica. Vedremo morire imprese e commercianti, ricordate la Grecia? Ecco bene tutto pronto anche per noi , infatti siamo il paese che ha chiesto il prestito più alto alla UE. Addio ad una ex grande nazione.
RIP ITALIA