Per questo, i padri della Chiesa consigliavano ai regnanti prudenza, avvedutezza e moderazione, ed ora, aggiungerei, anche modestia. Virtù oggi rarissime, specie allorquando si muta opinione ogni giorno e si assumono posizioni contraddittorie e, a volte, incomprensibili, buone al più per irretire la supposta plebaglia (che tale non è !!).
Veniamo a noi. Sono rimasto stupito (la notizia è stata data anche da “Il Mattino”) dall’avviso che l’ottimo Don Franco Fedullo ha affisso all’ingresso di San Domenico, con il quale si prega i fedeli di chiudere le porte, per evitare l’ingresso di topi in chiesa. Circostanza questa non avvertita per il palazzo del Vescovato, collocato poche decine di metri più a valle, forse perché anche i non troppo simpatici roditori cercano di evitarlo, temendo ben più terribili conseguenze ( legate alla presenza di una colonia felina alquanto famelica !).
Allora, per mia pura curiosità, ho invitato un amico a fare con me due passi nel centro storico cittadino. Ho, così, potuto constatare cumuli di spazzatura agli angoli delle strade, residui di organico sparsi per terra (irresistibile invito a pranzo per i nostri ratti !!), addirittura residui di calcinacci e altro materiale impiegato nell’edilizia.
Il tutto a pochi metri dalla cappella Palatina (un tempo orgoglio del patrimonio culturale della città) e nei vicoli più belli che ricordano, anche nei nomi, il periodo longobardo. Senza considerare che queste strade sono frequentate da “personaggetti” (prendo a prestito da Crozza-De Luca) non proprio tranquillizzanti, bande di nord africani sicuramente non appartenenti all’ Esercito della Salvezza e brutti ceffi italioti, dal chiaro accento oxfordiano. Insomma, un bel biglietto da visita per una città che vorrebbe essere un esempio nel turismo e che intenderebbe valorizzare tutte le imprese collegate al settore.
Penso sia venuto il tempo di una presenza più significativa delle forze dell’ordine e dei vigili urbani (ammesso che qualcuno ne dia disposizione !!). Non solo, ma sarebbe opportuno ripensare – anche se mi rendo conto che ciò equivarrebbe ad un riconoscimento di una qualche responsabilità programmatica – all’organizzazione di “Salerno pulita”.
Non ho ancora compreso appieno, ma confesso essere questo un mio limite, come possa essere organizzata una società in house con quelle caratteristiche, quali siano gli investimenti anche nell’acquisto di nuovi mezzi (forse, qualche attenzione da parte di chi di dovere andrebbe appuntata anche sull’ acquisizione di beni strumentali necessari all’attività di impresa), come si esercita da parte del Comune in c.d. controllo analogo, specie a fronte di un’ingente debitoria “scaricata” sull’ente e, di conseguenza, sui cittadini.
Ma si tratta di argomenti ignoti ai più, che io stesso posso affrontare solo con l’amico con il quale, sviluppando questi pochi pensieri, continuo a passeggiare nel centro storico. Infine, scopro che l’antica panetteria, di cui apprezzavo il profumo del pane appena sformato, è stata chiusa. Al suo posto il vuoto !! lo stesso che alberga nel mio animo, stretto tra la rassegnazione e il rimpianto.
Giuseppe Fauceglia
Oramai la città è assuefatta…
Ci stiamo adeguando al degrado amministrativo, morale e sociale che imperversa…..
Gli ebeti parassiti continuano a sostenere chi questo degrado lo ha creato e la nostra povera e bellissima città è destinata a soccombere….
Buona fortuna….
grande come pensiero e lettura dell’epoca salernitana in poche parole raccolto la salerno di oggi…ma lei non lo censurano?
Concordo in pieno.
Quello che è piú triste è che si usano ormai da decenni slogan del tipo “Salerno città europea” quando poi in Europa lo siamo solo geograficamente. Se sono negati i servizi ESSENZIALI quali pulizia e sicurezza, tra l’indifferenza e rassegnazione della cittadinanza, c’è necessità di ripartire dalle basi e smetterla di usare le presunte “grandi opere”come specchietto per le allodole per i tanti ingenuotti.
Oramai la città è assuefatta…
Ci stiamo adeguando al degrado amministrativo, morale e sociale che imperversa…..
Gli ebeti parassiti continuano a sostenere chi questo degrado lo ha creato e la nostra povera e bellissima città è destinata a soccombere….
Buona fortuna….a tutti
Non appaia banale se confesso che……..ora abito con grande soddisfazione in un parco dignitoso a Pontecagnano, dopo esser nato al Teatro Verdi ed abitato a via Tasso, avendo la mia Salerno nel cuore. Ho detto basta e non lo avrei mai pensato!
…. oramai, quando si parla del creatore…. s’incorre, s’incappa nella famosa salernonotizie/censura…
Se i tanti criticoni si convincessero che la prima e più importante autocritica la devono fare loro e la maggior parte di quegli incivili che insozzano la città, allora veramente non sarebbe un miraggio raggiungere certi obiettivi e ottenere standard di livello elevato, non inferiori ad altre realtà.
X Anonimo 21:45
Se gli ebeti parassiti non continuassero a sostenere, ad ogni costo, questi farabutti in cambio degli aiutini probabilmente la città sarebbe governata meglio e si potrebbero combattere concretamente gli incivili.
Se gli amministratori danno il cattivo esempio il cittadino, sbagliando, si sente autorizzato a non rispettare le regole….
Forse un pochino di autocritica dovresti farla anche tu e dovresti dare ascolto alla tua coscienza…..
…. per chi ama autoflagellarsi…. dico… non è così ‼️ Che esistono degli incivile tra i cittadini è assodato, ma qui trattasi di gestione clientelare ed a favore di tutti coloro che hanno sostenuto il cerchio magico. Hanno creato un muro tra i Cittadini perbene e paganti e la loro indegna consacrazione ad abusare di tutto e di tutti. Il malaffare passa attraverso lo studio accurato di fior fiore di colletti bianchi che afferiscono tutti al creatore di Salerno & Campania. Quindi, nessuna autocritica, se avessero gestito con trasparenza avrebbero potuto lavorare, sorvegliare e sanzionare i famosi zozzoni…. mentre, hanno preferito girare il volto dell’altra parte perché sempre ricattabili. Per cui, la Citta è stata ed è in possesso di quattro sfrattapagnotte, nani e ballerine, tifosi e miracolati, meritrici e ginnasti di cervicale (maschi e femmine…) e gentaglia di varia umanità.
Adesso vediamo se sono incappato nella famosa CENSURA DE LUX
Come non essere d’accordo
E come in tutte le parabole che si rispettano…il sovrano abbuffone un bel giorno venne preso a calci nel culo dal popolo che, ribellandosi alle sue malefatte, lo mise finalmente in fuga insieme alla squallida corte.
Sveglia concittadini, pensiamo al futuro dei nostri figli, che non sono i suoi!!!
Vorrei capire: quanti addetti alla nettezza urbana ed alla pulizia delle strade aveva Salerno 30 anni fa’ quanti ne ha oggi; quanto era sporca Salerno 30 anni fa’ quanto lo e’ oggi. Cioè bisognerebbe capire se regaliamo soldi a vanvera o c’è uno scopo collegato alla migliore qualità del servizio offerto.
Caro Salernitano verace, nessun cittadino, anche in presenza di errate condotte dei governanti, deve sentirsi autorizzato a non rispettare le regole.
Sbaglia infatti e contribuisce a creare la giungla, invece che la città ordinata.
30 anni fa ed oltre non c’erano 500 dipendenti di una società chiamata eufemisticamente “Salerno Pulita”, c’erano i dipendenti del comune del settore igiene urbana (e non erano 500!!!) e la città era pulitissima, con strade anche lavate, specialmente nel periodo estivo! Riconosco che, purtroppo, tanti salernitani sono diventati piuttosto incivili e zozzoni di cui vediamo il “transito” nelle strade cittadine, però è anche chiaro che ai 500 (di cui molti imboscati nei propri furgoncini in posti lontani da occhi indiscreti) nessuno può dire niente, proprio perchè ricattabili e venduti al voto dei 500 e del loro vasto parentado!!