Capezzuto chiede dunque di promuovere un’azione capillare di sensibilizzazione per favorire l’adesione di tutto il personale sanitario alla somministrazione della terza dose; di velocizzare tale somministrazione consentendo l’accesso a punto vaccinale aziendale dal lunedì al venerdì in orario anti e post meridiano, in modo da ridurre i tempi di attesa per gli operatori; di prevedere uno screening periodico, tramite tampone molecolare, al fine di isolare precocemente eventuali cluster che potrebbero verificarsi nei reparti, stante la concreta possibilità che si determini nelle prossime settimane un significativo aumento de contagi e anche di ricoveri ospedalieri di cittadini (in particolare di non vaccinati): di esercitare una maggiore vigilanza sui comportamenti di quanti accedono presso le strutture ospedaliere, per sottoporsi a prestazioni sanitarie, per visitare i pazienti presso i reparti, invitando al rispetto delle misure di protezione e distanziamento.
“Allo stesso tempo di vigilare affinché non si si verifichino assembramenti spontanei di persone prive di mascherina in alcune aree, come ad esempio nella zona antistante al Cral del plesso Ruggi – ha poi aggiunto il segretario generale della Fp Cgil –
In un’ottica di collaborazione e a tutela della salute degli operatori e dei pazienti, questa Organizzazione Sindacale, consapevole dell’importanza del vaccino e del rispetto delle regole di distanziamento e utilizzo delle protezioni, invita tutti gli operatori sanitari a proseguire la campagna vaccinale con la somministrazione della terza dose”.
Terza dose con quei numeri di contagiati?
Fate attenzione che rischiare di svuotare l’ospedale di personale e interrompere i servizi anche di vitale necessità