Quest’anno per i regali di Natale si spenderanno in termini pro capite 158 euro rispetto ai 164 euro dello scorso anno, -8% rispetto al 2019 e oltre il 36% in meno rispetto al 2009, nel complesso 6,9 miliardi rispetto ai 7,4 miliardi dello scorso anno, con l’inflazione e i rincari delle bollette che rischiano di ridurre ulteriormente la quota di tredicesima destinata a queste spese. E’ quanto emerge – come riporta il sito web ansa.it – da un’analisi di Confcommercio.
“La crescita dei consumi a Natale rischia di essere frenata dai timori per la pandemia, dall’inflazione e dai costi dei consumi obbligati. Per rilanciare la fiducia occorre accelerare il previsto taglio delle tasse, a cominciare da Irpef e oneri contributivi a carico delle imprese”. Così il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
Tagliare le tasse ottimo,ma con l’aumento delle bollette e balzelli vari,inflazione alle stelle,con la tredicesima(per i pochi fortunati che la percepiranno),si pegheranno solo tasse e pochi soldi destinati al consumo.Bisogna creare sbocchi occupazionali seri e nn lavori da 600 euro al mese,abbassare il costo del lavoro,creare condizioni di ripresa economica,aprire nuove aziende magari con sgravi fiscali,nn creare solo nuovi centri commerciali dove nessuno potra’ mai andare perche nn ha soldi da spendere.
Non spendete nulla….. vedrete come i prezzi scenderanno!!
Non penderò un solo euro .
Potete morire alla Caritas , tutti
Ahuahuahuahu