Il Report dell’Istituto superiore di sanità mostra come “il 51% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d’età 6-11 anni, il 33% nella fascia 12-19 anni e solo l’11% e il 5% sono stati diagnosticati, rispettivamente, tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni”
In particolare, nel periodo 15-28 novembre, in questa popolazione sono stati segnalati 40.529 nuovi casi
Sempre nel periodo 15-28 novembre, ci sono stati 161 ospedalizzati e 0 ricoverati in terapia intensiva (i valori riportati non includono le persone ospedalizzate, ricoverate in terapia intensiva e decedute diagnosticate prima del 15 novembre)
Nel Report Iss si legge che nella classe di età 6-11 anni si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un’impennata nelle ultime due settimane
Inoltre, nelle ultime settimane c’è un aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia 3 anni (poco sopra i 2 ricoveri per 100mila abitanti), mentre nelle altre fasce di età risulta stabile
Dall’inizio dell’epidemia e fino alle ore 12 del primo dicembre 2021, rivela il Report, nella popolazione 0-19 anni sono stati riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid 850.574 casi confermati, tra cui 35 morti
Guardando a tutta la popolazione, e non solo a quella in età scolare, il Report fa il punto sull’efficacia del vaccino nei 5 mesi. Rivela come per una persona non vaccinata i rischi aumentino rispetto a una vaccinata da meno di 5 mesi: il rischio di ricovero è 10 volte maggiore, quello di finire in terapia intensiva è 16 volte maggiore, quello di morire è 9 volte maggiore
“Dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale, l’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 75% al 44%”, sottolinea ancora il Report
Ma l’Iss sottolinea come, nonostante il calo dell’efficacia nel prevenire la malattia, “rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di cinque mesi è pari al 93% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’85% per i vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi rispetto ai non vaccinati”
È colpa del vuaccino, se tutti questi non vaccinati si contagiano.