Un inizio che lascia ben sperare il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che dopo il primo test sul certificato rafforzato può guardare con fiducia alle prossime settimane mantenendo le regole entrate in vigore con l’ultimo decreto fino al 15 gennaio.
Non ci dovrebbe, quindi, essere alcuna apertura da parte del governo sul super green pass: sembra da escludere l’ipotesi di una deroga per gli studenti sui mezzi di trasporto. Secondo quanto anticipa il Corriere, però, qualche nuova misura potrebbe essere ugualmente messa in campo nelle prossime settimane in caso di aumento dell’indice Rt. Nuove restrizioni, quindi, non sono da escludere.
L’unico punto su cui sono state espresse criticità in merito al green pass è quello relativo all’utilizzo della certificazione base per gli studenti. I giovani tra i 12 e i 18 anni – tra le fasce d’età meno vaccinate in Italia – possono salire su bus, metro, tram e treni regionali solamente se in possesso del certificato rilasciato per avvenuta vaccinazione, guarigione dal Covid o in caso di tampone negativo.
I presidenti di Regione chiedono una deroga alle regole attuali per permettere agli studenti di utilizzare tutti i mezzi di trasporto senza green pass. Ma per il momento la linea di Palazzo Chigi è quella dell’intransigenza più assoluta: sarebbe sbagliato – questo il ragionamento – modificare subito un decreto che peraltro non ha mostrato crepe finora.
L’ipotesi di una modifica era stata avanzata anche dal ministro della Pa, Renato Brunetta, che ha parlato di tamponi gratis per gli studenti delle scuole medie e superiori almeno per i 15 giorni che intercorrono tra la prima dose e il rilascio del green pass. Draghi resta contrario e, anzi, spera che siano i presidenti di Regione ad aumentare le restrizioni magari prevedendo l’obbligo di indossare mascherine Ffp2 sui mezzi del trasporto pubblico.
L’aumento dell’indice Rt in Italia sui contagi preoccupa il governo, così come la situazione in Europa. Draghi non elimina dal tavolo l’opzione del vaccino obbligatorio in caso di ulteriore impennata della curva.
Per il momento comunque nel governo si tende a rallentare e a escludere una decisione su un’eventuale stretta di almeno un paio di settimane. Resta però in piedi l’idea di nuove restrizioni, forse già per le feste di Natale. Anche perché nelle prossime settimane sempre più Regioni potrebbero passare in zona gialla e qualcuna, forse, persino in zona arancione.
Il rischio è che il governo introduca divieti per tutti i cittadini e non solo per i non vaccinati. Inoltre non è da scartare la possibilità di chiusura di alcune attività, specie sotto il Natale. Per ora Draghi vorrebbe evitare entrambe le opzioni, ma prima di valutare attenderà i dati del fine settimana per capire qual è la reale situazione epidemiologica in Italia.
Fonte Money.it
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