I PARAMETRI – Per entrare in zona gialla un territorio deve superare tutti e tre i parametri considerati cruciali per l’andamento della pandemia dalle autorità sanitarie: i posti letto in terapia intensiva devono essere occupati oltre la soglia del 10%, quelli nei reparti ordinari oltre il 15% e l’incidenza settimanale dei nuovi casi di infezione deve essere pari o superiore alle 50 unità ogni 100mila abitanti
LE REGIONI IN ZONA GIALLA DAL 20 DICEMBRE – Saranno sicuramente in giallo durante le festività Liguria, Marche, Veneto e la provincia autonoma di Trento, che da lunedì 20 dicembre -come ufficializzato dall’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza – entreranno in questa fascia
Il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza sulla basi dei dati dell’ultimo monitoraggio sull’andamento della pandemia dell’Istituto Superiore di Sanità, relativi al periodo 10-16 dicembre 2021. In Liguria l’incidenza è di 313,1 casi, le aree mediche sono occupate al 17,9% e le terapie intensive al 13,7%. Nelle Marche l’incidenza è invece di 264 casi, mentre i reparti ordinari sono occupati al 15,6% e le terapie intensive al 16,7%
Liguria, Veneto, Marche e Trento vanno così a raggiungere i territori già in giallo: Friuli-Venezia Giulia, Calabria e la provincia autonoma di Bolzano
LE REGIONI A RISCHIO ZONA GIALLA – Altre tre regioni rischiano di entrare in zona gialla già a partire da lunedì 27 dicembre. Si tratta di Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna
La Lombardia, stando ai dati dell’ultimo monitoraggio, potrebbe uscire dalla zona bianca a breve. L’incidenza è di 261 casi, mentre restano per ora sotto soglia critica i dati relativi alle ospedalizzazioni, sia in area medica che in terapia intensiva, anche grazie ai nuovi posti letto aggiunti nei reparti ordinari
Osservato speciale il Lazio, come riconosce l’assessore alla Sanità della Regione Alessio D’Amato. “Il Lazio rischia il giallo, probabilmente verso il Capodanno potremmo andarci. Bisogna sempre mantenere alta l’attenzione, abbiamo un vantaggio da difendere e non dobbiamo far calare le misure di prevenzione”, ha detto. Qui, l’incidenza è di 179,8 casi, l’occupazione dei reparti ordinari è al 12,1% e quella delle terapie intensive al 9,6%
Rischia di uscire dalla zona bianca entro la fine dell’anno anche l’Emilia-Romagna, con un’incidenza di 241 casi e un tasso di occupazione al 10% in terapia intensiva e al 10,7% negli altri reparti
IL RISCHIO ZONA ARANCIONE – C’è chi invece teme di passare in zona arancione nei prossimi giorni. Si entra in questa fascia con 150 casi settimanali ogni 100mila abitanti, il 30% di posti letto occupati in area medica e il 20% nelle terapie intensive
L’unica regione che potrebbe colorarsi di arancione a cavallo delle feste è il Friuli-Venezia Giulia, nonostante il governatore Massimiliano Fedriga (in foto) lo escluda, parlando di una “situazione sotto controllo”
In Friuli l’incidenza è arrivata a 378 casi settimanali, mentre le aree mediche sono occupate al 23,3% e le terapie intensive al 14,3%
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