Il passaggio da zona bianca a gialla scatta al raggiungimento di tre parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%
Finora, la principale differenza tra una fascia di rischio e l’altra riguardava l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto in zona gialla. Con l’ultimo decreto, il governo ha però deciso di estendere questa misura a tutto il territorio nazionale. Non solo. A tutti i cittadini verrà richiesto di indossare le Ffp2 per accedere a mezzi pubblici, treni, aerei, cinema, teatri nonché per assistere agli eventi e alle competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto
In via precauzionale, l’esecutivo ha inoltre deciso di chiudere le discoteche e le sale da ballo, di vietare i concerti e le feste in piazza, nonché di estendere la lista di luoghi dove è possibile accedere solo col Super Green Pass a partire dal 30 dicembre
A queste restrizioni, riferisce Ansa, potrebbero aggiungersene altre nelle prossime ore per scelta dei governatori. L’ipotesi sarebbe soprattutto al vaglio di coloro che amministrano le Regioni con i numeri più alti
In base all’ultimo monitoraggio della Cabina di regia, l’occupazione dei letti da parte dei pazienti Covid nei reparti di terapia intensiva è superiore al 10% in Emilia Romagna (12,4%), Lazio (10,3%), Lombardia (10,6%), Piemonte (10,7%) e Toscana (11,6%) oltre che nelle Regioni già gialle
Se si guarda all’occupazione nei reparti di area medica, le osservate speciali sono invece Sicilia e Valle d’Aosta. Entrambe superano la soglia critica del 15%
L’altro parametro da tenere d’occhio, come accennato, è l’incidenza settimanale dei casi Covid per 100mila abitanti. Gli ultimi dati indicano che ovunque ha superato i 50 casi. Basti pensare che in Molise, che ha il dato più basso, è pari a 68,8 mentre supera quota 500 in Lombardia
Più in generale, Lombardia e Valle d’Aosta sono classificate a rischio alto mentre la provincia di Bolzano è l’unica a rischio basso. Le altre 18 aree presentano un rischio moderato, ma cinque di queste sono “ad alta probabilità di progressione a rischio alto”. Si tratta di Calabria, Marche, della provincia autonoma di Trento, di Puglia e Sicilia. Questi i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute
Chi vive in Lombardia non deve comunque aspettarsi cambiamenti. Il governatore Attilio Fontana ha infatti già annunciato che la Regione rimarrà in zona bianca. “I dati di questa settimana registrano il tasso di occupazione dei posti letto in area medica ancora sotto il 15% anche se, come in tutto il territorio nazionale, stiamo assistendo a una crescita importante dei contagi che ci spinge a tenere monitorata e attenzionata la situazione”, ha spiegato
“Il consiglio che rivolgo a tutti i lombardi è continuare a osservare le regole su distanziamento e uso dei dispositivi medici, avere particolare prudenza nei confronti dei soggetti più a rischio, ma soprattutto vaccinarsi e, ancora, vaccinarsi”, ha aggiunto Fontana. “Sia con la terza dose, che con la prima, per chi ancora non l’ha fatto. Solo questo può frenare l’impatto dell’aumento della circolazione del virus sui ricoveri ospedalieri”
Un invito alla responsabilità è arrivato anche dal governatore della Sicilia, Nello Musumeci. “Finora siamo rimasti fuori per merito di tutti, ma temiamo che le feste natalizie possano condurci in zona gialla”, ha detto. “La nuova variante del virus è facilmente contagiosa, ma meno virulenta per chi ha fatto il vaccino, soprattutto la terza dose. Affrontiamo con una certa serenità, ma senza rilassarsi il periodo delle festività sapendo che il rispetto delle norme è il primo obiettivo al quale dobbiamo guardare”
“Con questa pandemia che cambia di volta in volta lo scenario, mediamente il rischio di zona gialla colpisce, più o meno, tutte le Regioni“, ha detto a Sky TG24 il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Credo che questo potrà essere lo scenario in cui ci troveremo nelle prossime settimane. Però questo sistema a colori condiviso con le Regioni ci permette una gestione puntuale della situazione, e le misure che abbiamo adattato, dal Green pass alle ultime, ci permettono di garantire al Paese e alle nostre attività di continuare a lavorare e di rimanere aperti”
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