In particolare, sul quotidiano “La Città” – pag. di Cava de’ Tirreni – compariva un articolo dal titolo “Comune, in arrivo 29 assunzioni”.
Ovviamente, la nostra Organizzazione è per l’occupazione, ben consapevole che nella P.A. essa può e deve avvenire nel rigoroso rispetto della legge e dei vincoli di bilancio. È inutile qui ricordare al Sindaco in indirizzo che alcuni mesi addietro i dipendenti dell’ex SETA, confluiti “ a rimborso economico” nella Società Metellia, hanno dovuto rinunciare a parte della retribuzione principale (dopo aver già rinunciato ad altre provvidenze), in quanto il conto economico dell’Ente presentava sforature dei vincoli tali da non consentire né assunzioni né trasferimenti di personale.
Se le notizie di stampa rispondono al vero,si profila la possibilità di riaprire gli spazi per un confronto e riconsiderare le vertenze pregresse, facendo recuperare ai lavoratori ex SETA la parte di stipendio che hanno dovuto congelare in questa fase.
Tutto ciò, perché, in difetto verrebbe a determinarsi che questi lavoratori penalizzati economicamente, per conservare il proprio posto di lavoro, avrebbero messo a disposizione risparmi, anche, per occupare altri!
Tutto ciò non va!
Bisogna riprendere la discussione e riaprire il confronto.
Se resta il Piano Occupazionale così com’è, prima di ogni cosa bisogna rivedere l’accordo in atto con i lavoratori della ex SETA, ripristinare i livelli salariali, come da CCNL, approvare il Piano industriale promesso per Metellia e deliberare i 7 anni di affidamento del servizio I. A. a detta Società.
La F. P. Cgil, unitamente alla RSU aziendale, sarà molto attenta affinché i lavoratori ex SETA non vengano ulteriormente penalizzati.
Disponibili al confronto anche pubblico!
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