Mentre Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito da un colpo di pistola prima di Napoli – Fiorentina finale di Coppa Italia all’Olimpico di Roma continua a lottare tra la vita e la morte, fuori dall’ospedale i gruppi ultras cercano ancora la loro vendetta. Nel quartiere Sanità, a Napoli, è apparso oggi un manichino con indosso una maglia della Roma e legato con una corda al collo. Accanto uno striscione che recitava così: “Ciro, non faremo festa finché di Gastone non avremo la testa. Romanista infame”. Un chiaro messaggio contro De Santis, il sospettato dal quale secondo le prime ricostruzioni sarebbe potuto partire i colpi di pistola.
Al fianco dello striscione, altre due scritte: “Ciro non mollare” e “Speziale libero”, quest’ultima la stessa che compariva sulla maglia di Genny la Carogna la sera della finale di Coppa Italia. Questo è stato il commento della mamma di Ciro Esposito alla notizia degli striscioni: “Striscioni contro De Santis? Queste cose mi rattristano. Mio figlio è stato vittima di una violenza e vorrei che nessun’altro vivesse ciò che lui sta patendo”
Gli striscioni sono stati rimossi dai vigili del Fuoco e dalle Forze dell’ordine. C’è ne era uno offensivo anche contro Totti e sua moglie Ilary Blasi
ma pensate a lavorare altro che stupidaggini ci sono cose molto importanti nella vita aiutate le persone malate per loro non mettete nessun striscione e la dimostrazione che siete inutili…..scendete in piazza per un lavoro per i diritti e non per il calcio capre