“Direi pertanto di usare la DAD, come abbiamo fatto in questi mesi, lì dove necessario anche per tutta la scuola, ma senza sospensioni generalizzate che, ripeto, generano messaggi equivoci”. E’ il messaggio che ha postato, sul proprio profilo Facebook, Elisabetta Barone, preside del Liceo Alfano I a Pastena e consigliera di opposizione al Comune di Salerno.
“Penso che in questo momento di follia collettiva – scrive ancora la Barone – come sempre sia chiesto ai Dirigenti di usare buon senso e capacità di gestire la complessità. Ciascuno di noi conosce le condizioni della sua scuola ed è in grado di decidere in autonomia se e quante classi debbano stare in dad. Eviterei sospensioni generalizzate mentre tutto il resto è aperto (bar, ristoranti, sale gioco, luci d’artista, ecc.). Il messaggio che lanciamo è devastante. Se uno va a ristorante, al cinema, a teatro, nei negozi iperaffollati può prendere il covid ma ciò non costituisce pericolo per sé e per la collettività, viceversa la scuola è un luogo pericoloso e di possibile contagio. Ora io posso dire che ad oggi nella mia scuola non si è contagiato nessuno. I casi positivi, docenti, studenti e ata, si sono ammalati fuori della scuola, hanno comunicato immediatamente e nessun altro si è infettato. Certo la gestione è complessa e faticosa ma non ci siamo mai tirati indietro. Sono sicuramente favorevole alla dad quando necessario ma non procederei a chiusure generalizzate. La violenza dilagante tra gli adolescenti dice di una rabbia repressa che non è più capace di esprimersi attraverso le parole e il conflitto delle posizioni, che è naturale e fisiologico, non potendo essere agito verbalmente si trasforma in guerriglia urbana. Questo è molto pericoloso. La scuola è il luogo dove le persone imparano innanzitutto a stare e sostare nelle relazioni, anche quelle conflittuali”.
Scuola, preside salernitana Barone: “No Dad generalizzata, sì solo dove è necessaria”
9 Commenti
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Ho fatto proprio bene a non votarti.
Visto che la decisione non spetta a te ….mi chiedo perché esprimere pareri non richiesti e sbagliati ?
Mi scusi è mai entrata in una scuola?
Nelle ultime settimane ha mai avuto bisogno di un medico?
Ha mai avuto bisogno di fare un tampone urgentemente?
Ha avuto bisogno del pronto soccorso?
Allora?
Si sarebbe resa conto dello stato emergenziale che stiamo vivendo. E vogliamo parlare di scuola in presenza?
Cara Preside lei forse non vive la realtà che la circonda.
Nell’ultima settimana i contagi nella fascia d’età scolare si sono moltiplicati ed oramai sono fuori controllo.
Parla di altre attività aperte ma le sfugge un particolare, la scuola è obbligatoria mentre portare i bambini al cinema, al centro commerciale o al ristorante è una libera scelta dei genitori!
Finalmente qualcuno che ragiona.
Elisabetta Barone è una persona seria, ma questa volta ciò che dice non è condivisibile.
Nelle ultime due settimane con la variante omicron la situazione dei contagi è drammaticamente peggiorata, in particolare nella fascia d’età scolare non coperta ancora da vaccino. Quindi la situazione attuale non è minimamente paragonabile a quella antecedente cui Lei si riferisce.
Inoltre, mentre la scuola è obbligatoria, portare i bambini in altri luoghi di aggregazione come il cinema, il ristorante, la ludoteca… è una libera scelta dei genitori e molti di noi stanno evitando.
In questo momento, poiché nulla è stato fatto negli ultimi due anni per rendere REALMENTE le scuole sicure, l’unica strada percorribile è quella di rinviare l’apertura e possibilmente attivare nel contempo la DAD, che avrebbero dovuto e potuto potenziare.
Tantissimi Dirigenti Scolastici la pensano così ed in contrasto con quanto scritto dalla Prof.ssa Barone ed, a tal fine, hanno inviato una lettera aperta alle Istituzioni che condivido pienamente!
Una settimana di riapertura e poi vedremo per quanto e molto più tempo saranno costrette a chiudere le scuole. Due settimane, come richiesto da 2000 ds, non soni nulla rispetto ai numeri che ci attendono ma oramai in Italia per partito preso si tura dritto anche sull’indifendibile.
Ovviamente, la maggioranza dei Dirigenti Scolsatici, in tempo di Open Day, la marchetta per fare iscrizioni, dice che la sua scuola è più sicura di quelle degli altri. La pubblicità è l’anima del commercio. La realtà è che le classi non garantiscono i minimi di salubrità e che la promiscuità, unita alla sistematica insofferenza all’uso della mascherina dei ragazzi, creerà un mix pericoloso.
Infine, i Dirigenti Scolastici dovrebbero essere obbligati a rendere pubblici a docenti, personali e alunni, quotidianamente quanti di loro sono risultati positivi. Invece, nessuno sa mai niente, nelle scuole è in atto un vero e proprio silenzio da regime sovietico sui contagiati. La Preside Baronei è molto attenta ad essere rigorosamente allineata al verbo ministeriale.
Ammettiamo -per pura ipotesi scolastica- che nell’istituto guidato da questa dirigente fenomenale NON SI SIA MAI CONTAGIATO ALCUNO (non ci credo neanche se mi arriva la visione celeste!) tutti gli alunni che si sono infettati in questi giorni di vacanza dovrebbero rientrare mischiandosi con gli altri in aula?? Ma la logica di un’affermazione del genere quale sarebbe? Stiamo parlando di estendere la chiusura sino a fine mese….non sino a fine secolo!