Avevamo sperato di aver superato la grave crisi a seguito del lockdwn e restrizioni dello scorso anno, che aveva dimostrato una certa ripresa in estate e in autunno, ma le restrizioni intervenute in pieno dicembre hanno ridotto le aspettative poi di Natale facendoci ritrovare ora con riduzioni drastiche di prenotazioni sia nelle città d’arte che nelle maggiori località turistiche.
E anche quelle stagionali ora temono per la difficile ripresa che potrebbe arrivare a Pasqua sempre che siano allentate restrizioni e consentite alle tante imprese di respirare con interventi rapidi per la proroga cig e contributi statali. Il covid ci sta relegano a stagionalità e a tempi alterni che mal si conciliano con una filiera che è difatti industriale ma trattata come un settore marginale. Eppure il turismo rappresenta soprattutto per il nostro Paese e le regioni, eccezionali opportunità economiche di scale. Spiace constatare il silenzio delle istituzioni nazionali e locali.
In Campania non registriamo ormai da tempo delle considerazioni del Presidente Vincenzo De Luca che certo fa bene ad essere preoccupato da contagi e gestione della pandemia con la rete sanitaria ma sentiamo la necessità di un maggior supporto che ci consenta di far galleggiare una barca che sembra al largo e senza ancore di salvataggio. Occorre maggiore azione condivisa e interventi non sporadici per garantire sussistenza a migliaia di famiglie in Campania ed in Italia che vivono di turismo – cosi dichiara il presidente Abbac e componente del coordinamento turistico Agostino Ingenito
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