“Questi dati sono poi da confrontare con i positivi delle segnalazioni delle scuole. Il fatto dissonante è che nel periodo 10-16 gennaio noi abbiamo avuto in totale 145 segnalazioni, quindi c’è un dato completamente diverso tra quelli che sono i nuovi positivi che recuperiamo dai tamponi eseguiti e i nuovi positivi che invece ci segnalano le scuole. Questo significa che non riusciamo a seguire il tracciamento, nonostante abbiamo organizzato una serie di risorse umane dedicate solo alla scuola”, ha spiegato ancora Verdoliva, che ha poi lanciato un invito ai genitori “affinché segnalino tempestivamente la positività alle scuole, in modo tale da agire per prendere in carico i contatti stretti. É un aiuto che chiediamo perché questo dovrebbe farlo l’Asl, ma quando si hanno da settimane mediamente 4 mila positivi al giorno solo su Napoli, questo è impossibile. Dai dati possiamo vedere lo tsunami che ci ha investito dal mese di dicembre con un picco importante a gennaio, raggiungendo in alcuni casi i 6mila positivi al giorno”.
“Sulla città di Napoli – ha proseguito il direttore dell’Asl Napoli 1 Centro – in questo momento abbiamo 46mila positivi contemporaneamente, e se con una stima a ribasso ad ogni positivo associamo 3 contatti stretti che devono andare in isolamento, ce ne sono altre 120mila. La percentuale di non vaccinati nelle strutture ospedaliere ricoverati è dell’80 a 20, e in terapia intensiva questo valore è ancora più alto. Quindi paghiamo ancora una volta delle scelte democratiche non rispettose della libertà.
“Ad oggi, abbiamo sfiorato i due milioni di dosi inoculate, ma non siamo riusciti ancora ad arrivare a dei dati che ci possono garantire una percentuale su Napoli del 90 per cento. Siamo al 77 per cento. Nella fascia 5-11 anni, a ieri pomeriggio la percentuale dei vaccinati arriva al 17 per cento: una percentuale non accettabile”, ha concluso Verdoliva.
Fonte NapoliToday
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