Alle persone con vaccinazione completa, guarite dalla malattia o con un test negativo, non potranno essere imposti nuovi tamponi o quarantene, indipendentemente dalla situazione epidemiologica del loro Paese di origine, si legge in una bozza del documento
La validità del pass resta di 9 mesi. Dall’1 febbraio la durata del certificato verde diminuirà da 9 a 6 mesi (dopo che il 15 dicembre 2021 c’era stato un primo taglio da 12 a 9 mesi)
Calcolando che la somministrazione del booster è partita a metà settembre, a metà marzo ci saranno i primi italiani col pass scaduto nonostante abbiano fatto tre dosi e non ci sia, al momento, alcuna indicazione riguardo ad un’eventuale quarta dose
Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, intervistato durante e-Venti su Sky TG24, ha detto sul tema che “non è ancora stato portato all’attenzione del Cts, ma non posso escludere che lo sarà nei prossimi giorni. La protezione della dose booster aumenta significativamente la protezione rispetto al ciclo vaccinale primario”. Per questo, “una maggiore durata del certificato potrebbe a breve essere discussa”
La problematica è ben presente ai ministri interessati che stanno “valutando soluzioni”. Al momento la metà della popolazione del Paese (30 milioni di persone) ha fatto il booster. C’è ancora qualche settimana di tempo per una decisione; l’ipotesi potrebbe essere quella di eliminare la scadenza per i trivaccinati
La ‘tagliola’ dei sei mesi impatta poi anche sugli arrivi da Paesi che hanno pass di più lunga durata (l’Ue ha stabilito 9 mesi). Il problema è stato posto in Conferenza delle Regioni dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che ha chiesto un intervento “in tempi brevissimi” del governo per salvare la stagione turistica invernale, assicurando la validità dei pass esteri oltre i sei mesi previsti dalle norme italiane
Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, si è attivato in questa direzione col collega Roberto Speranza (Salute), ma al momento il nodo non è sciolto
Altro tema da dirimere è quello dell’obbligo del tampone per chi arriva dall’estero. L’ordinanza del ministero della Salute che lo prevede scade il 31 gennaio e se non verrà rinnovata nei prossimi giorni dall’1 febbraio cesserà di avere vigore. La prescrizione è valida anche per chi ha il green pass o ha ricevuto il booster
La discussione è aperta, si vedrà se prevarrà la posizione di chi chiede di far scadere l’ordinanza per dare respiro al turismo. La nuova raccomandazione Ue potrebbe indicare una via d’uscita. Per il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri (in foto), arrivati a questo punto, “è necessario un alleggerimento” e “rendere tutto quanto più semplice” per “passare dall’emergenza a un trattamento ordinario di una patologia che è entrata prepotentemente nei libri di medicina”
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