Come si legge sul sito del governo, a partire da quella data (martedì) “la durata del pass vaccinale e del green pass da guarigione post vaccinazione sarà ridotta da nove a sei mesi“. Si tratta di un ulteriore taglio dopo che il 15 dicembre 2021 il pass era stato ridotto da 12 a nove mesi
Non si tratta di una questione da poco. Chi ha completato il cosiddetto ciclo primario al termine dell’estate e non ha ancora ricevuto la terza dose, dalla prossima settimana potrebbe trovarsi privo del Pass. Questo vorrebbe dire non poter più svolgere una miriade di attività come soggiornare in un albergo, assistere a uno spettacolo, usare i mezzi di trasporto, partecipare a feste, fiere e congressi, accedere a piscine e centri benessere nonché agli impianti sciistici
Per far sì che le persone non si trovino in questa situazione, il Ministero della Salute sta inviando appositi promemoria. In base a quanto riporta Il Sole 24 Ore, il testo recita: “Prenota ed effettua la dose di richiamo (booster) entro il 30 gennaio 2021 così potrai ottenere la nuova Certificazione che avrà una durata di sei mesi dalla data di somministrazione del vaccino”
Il messaggio riporterebbe anche una postilla. “Se hai già fatto la dose di richiamo o, nel frattempo, hai avuto un Green pass di guarigione, non tenere conto di questo avviso”
A queste iniziative, se ne aggiungono altre degli enti locali. L’assessore regionale sardo alla Sanità, Mario Nieddu, per esempio ha annunciato di aver dato mandato a tutti gli hub vaccinali del territorio di promuovere Open day e di accettare chi si presenta per il booster anche senza prenotazione
Il problema, tuttavia, non riguarda solo queste persone, ma anche quelle che per prime hanno ricevuto la terza dose. Secondo alcune stime si tratta di circa 100mila cittadini che, a partire da marzo, si troverebbero senza più pass e senza soluzioni a portata di mano
Per venire loro incontro, il governo avrebbe deciso di rendere il Green pass booster – così come viene chiamato quello rilasciato in questi casi – illimitato. La decisione non è stata ancora ufficializzata ma, come si specifica da più parti, è “obbligata” dato che le autorità sanitarie non hanno ancora approvato la quarta dose e a questo punto non è chiaro se e quando lo faranno
Trovare una soluzione è urgente anche perché tra le prime persone che hanno ricevuto la terza dose ci sono anche gli operatori sanitari e il personale ospedaliero
In base alle ultime disposizioni, è possibile ricevere la terza dose o booster quattro mesi dopo aver completato il ciclo vaccinale primario. Secondo i dati del governo, finora è stata somministrata a oltre 32 milioni e 12 mila persone, pari all’80,96% della platea di riferimento
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