Oggi infatti la città ha registrato un nuovo record: 1.514 nuove infezioni e tre decessi, tra i quali un bambino di quattro anni. La peggiore ondata da quando è iniziata la pandemia due anni fa.
Proprio a Shenzhen oggi si incontrano funzionari dell’ex colonia (presente il ministro della Salute) e del governo centrale per mettere a punto una strategia per far ritornare sotto controllo il numero di casi di Covid. Si discuterà dell’invio di milioni di kit per i test molecolari e dell’assistenza per iniziare a costruire nuove strutture per la quarantena e potenziare gli ospedali. I letti per pazienti Covid negli ospedali sono al 90% ormai e pure le strutture per le quarantene sono stracolme. Questo non perché si tratti di casi gravi ma perché Hong Kong segue la stessa politica Covid-zero della Cina e quindi tutti i positivi, anche gli asintomatici e quelli con sintomi lievi, finiscono in isolamento.
Hong Kong ha retto bene negli ultimi due anni (proprio grazie alle politiche simili alla Cina continentale sulla strategia zero Covid, che l’hanno resa però una delle città più isolate al mondo) ma l’arrivo della nuova variante Omicron ha cambiato tutto. A febbraio, finora, i casi sono decuplicati. Se dovesse continuare così, gli scienziati avvertivano qualche giorno fa che la città sarebbe stata colpita da uno “tsunami” tra i 10mila e i 28mila casi al giorno entro la fine di maggio. Uno dei problemi principali è il basso tasso di vaccinazione tra la popolazione anziana: soltanto il 20% degli over 80 ha entrambe le dosi e soltanto la metà nella fascia 70-79 è vaccinata. In città intanto sono entrate in vigore le nuove misure annunciate dalla governatrice Carrie Lam: tetto agli assembramenti nei luoghi pubblici abbassato da quattro a due persone, soltanto due nuclei familiari potranno riunirsi in abitazioni private, luoghi di culto e parrucchieri dovranno sospendere le attività fino al 24 febbraio, data in cui l’accesso a ristoranti, palestre, saloni di bellezza, centri commerciali, supermercati, grandi magazzini e mercati sarà concesso soltanto a coloro abbiano ricevuto una prima dose di vaccino. Negli ultimi giorni la popolazione ha provveduto a fare incetta di prodotti freschi: nei mercati e supermercati i banchi della verdura sono stati presi d’assalto.
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