Alla località “Teano”, è stata rilevata la realizzazione abusiva di un piazzale pavimentato in cls ed in asfalto di circa mq. 4000, adibito a deposito commerciale di materiale edili, ampliato mediante la posa in opera e spianamento di terreno di riporto e la posa in opera di una recinzione e di un cancello in ferro. Alla Frazione Licusati, su un’area di circa mq. 2000, erano stati eseguiti movimenti terra, scavi con mezzo meccanico, realizzazione di terrazzamenti con muretti in c.a., realizzazione di un campetto di calcetto e la eliminazione di antichi manufatti. Alla località “Ascianea”, veniva riscontrato la realizzazione abusiva delle seguenti opere edili: Fabbricato in blocchi di cls rivestito in pietra, terrazzamenti mediante sbancamenti e movimenti di terra, realizzazione di muri e recinzioni, installazione di un cancello in ferro, n° 3 manufatti in legno e l’installazione di n° 2 roulottes;
Infine in località “S. Maria al Piano” frazione Lentiscosa, la realizzazione abusiva di un tracciato stradale e di un muretto a secco. Sempre il Comando Stazione Forestale di San Giovanni a Piro, durante un servizio di pattugliamento del territorio, giunto in località “Marcaneto” di San Giovanni a Piro, ha scoperto, presso un fondo agricolo di pertinenze ad un fabbricato civile di proprietà privata, la realizzazione di lavori di sbancamento e sistemazione di tutta l’area esterna, nonché opere edili consistenti in basamento in c.a., pilastrini e scalette collegate al fabbricato, il tutto eseguiti senza alcun titolo autorizzativi alterando in modo sostanziale gli aspetti urbanistici-edilizi della zona e creando un forte impatto a livello paesaggistico-ambientale.
Accertato i diversi abusi, le Giubbe Verdi, denunciavano a piede libero alla competente A.G. di Vallo della Lucania, i cinque trasgressori, i quali a vario titolo dovranno rispondere per il reato di abusi edilizi, deturpamento di bellezze naturali e invasione di fondo di aree demaniali. Le operazioni che hanno portato alla denuncia e alla scoperta dei reati, originatesi da segnalazioni di privati, rappresentano un esempio di collaborazione vincente tra cittadinanza ed Istituzioni, importante per evitare che il cemento selvaggio possa trasformare definitivamente le bellezze naturali dell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento.
V.Q.A.F. Fernando SILEO
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